Rinviata la maratona di Pechino del 31 ottobre a causa del Covid
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Rinviata la maratona di Pechino del 31 ottobre a causa del Covid

Dopo quella di Wuhan è toccato a quella di Pechino: la nuova fiammata di contagi, iniziata circa 10 giorni fa, è legata a un gruppo di turisti che si trovava a Shanghai prima di volare a Xian, nel Gansu e nella Mongolia interna

Cina, Covid
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25 Ottobre 2021 - 09.37


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In Cina lo spettro del Coronavirus torna a dettare nuovi rinvii: dopo quella di Wuhan, anche la maratona di Pechino, per la quale, il 31 ottobre, erano attesi circa 30mila partecipanti, è stata rinviata a data da destinarsi per via di una recrudescenza di casi di Covid-19 nel Paese.
La decisione è stata presa “al fine di prevenire il rischio di diffusione dell’epidemia e proteggere efficacemente la salute e la sicurezza della maggior parte dei corridori, del personale e dei residenti”.
La nuova fiammata di contagi, iniziata circa 10 giorni fa, è legata a un gruppo di turisti che si trovava a Shanghai prima di volare a Xian, nel Gansu e nella Mongolia interna e arriva a poco più di 100 giorni dall’inizio delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022 che si apriranno il prossimo 4 febbraio. Dei contagi segnalati domenica, 19 sono relativi alla Mongolia Interna, quattro ciascuno nel Guizhou e nel Gansu, due a Pechino, Hebei e Shaanxi.
Cancellata anche la maratona di Wuhan
Anche la maratona di Wuhan, la città dove il coronavirus è stato identificato per la prima volta alla fine del 2019, avrebbe dovuto svolgersi domenica con 26mila partecipanti, ma è stata cancellata con un breve preavviso a causa delle preoccupazioni per la ripresa del coronavirus. Le autorità cinesi, che hanno optato per l’approccio “zero Covid”, stanno lottando per tenere le infezioni da virus tramite test di massa dei residenti e blocchi mirati, mentre l’epidemia ha finora toccato 11 province.
Stop turismo interprovinciale
Con gli ultimi cluster legati al turismo in tutto il Paese, domenica le autorità hanno annunciato la sospensione dei gruppi turistici interprovinciali in cinque aree in cui sono stati rilevati casi, tra cui Pechino. Alcune città, come Lanzhou, il capoluogo del Gansu, e parti della Mongolia Interna hanno sospeso i servizi di autobus e taxi e hanno chiuso i siti turistici. La recente ondata di infezioni interne coinvolge un ceppo della variante Delta, secondo i funzionari sanitari cinesi.

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