Pregliasco ottimista sul Covid: "Finito l'inverno arriveremo ad una situazione simile alle influenze normali"
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Pregliasco ottimista sul Covid: "Finito l'inverno arriveremo ad una situazione simile alle influenze normali"

Il virologo dell'università di Milano: "Non è detto che arriveremo a una situazione in cui il 95% della popolazione è immune"

Pregliasco ottimista sul Covid: "Finito l'inverno arriveremo ad una situazione simile alle influenze normali"
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8 Gennaio 2022 - 18.55


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La variante Omicron fa paura ma forse tra un paio di mesi le cose cambieranno.

“Non dico che arriveremo all’immunità di gregge, ma a una situazione in cui, finito l’inverno, la gran parte di noi sarà in qualche modo contagiata e resterà solo una piccola quota di persone suscettibili sì”. 

A spiegarlo  è Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università degli Studi di Milano. “Io ritengo che si arriverà a una situazione come quella che vediamo per le influenze normali, in cui una grossa parte della popolazione alla fine della stagione in qualche modo non è più suscettibile”.

“Rimarrà sempre una quota di persone scoperte, vuoi perché infettate all’inizio o vaccinate da più tempo – osserva Pregliasco delineando un possibile scenario futuro con il coronavirus Sars-CoV-2 – Queste persone diventeranno pian piano suscettibili e altre onde”, più piccole, “come quelle di un sasso lanciato in uno stagno, dobbiamo immaginare di doverle subire anche nel futuro. Non è detto che arriveremo a una situazione in cui il 95% della popolazione è immune – non avendo memoria immunitaria sul lungo termine, visto che c’è gente che si infetta nuovamente anche dopo essersi già infettata – però sicuramente una quota tale che farà sì che le prossime onde non siano così grandi sì”.

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Tutto questo, avverte, “se non arriva un’altra Omicron. Immagino una situazione in cui solo una piccola quota è suscettibile, una quota che però si rinnova, perché qualcuno di volta in volta perde la condizione di immunità”. Quindi il messaggio è: “Non possiamo immaginare l’eliminazione ed eradicazione da Sars-CoV-2 ma solo una situazione la vediamo per l’influenza”.

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