Sergio Mattarella è a Varsavia, dove ha incontrato il presidente polacco Adrzej Duda. Al termine dell’incontro, il presidente della Repubblica ha parlato dei temi trattati.
«Con il presidente Duda abbiamo parlato del problema delle migrazioni, un fenomeno che la Polonia conosce bene, un problema di tutta l’Unione Europea perché nessuno Stato può affrontare da solo questo problema epocale. Serve una nuova politica di asilo dentro l’Ue superando le vecchie regole che sono ormai della preistoria».
«Sostegno all’Ucraina finché è necessario, finché occorre, sotto ogni profilo: di forniture militari, finanziario, umanitario, per la ricostruzione del Paese con la convinzione che questo riguardi non solo l’Ucraina ma tutti i Paesi che si richiamano alla libertà delle persone e dei popoli». Mattarella ha condiviso la convinzione di Duda che «se l’Ucraina fosse lasciata alla mercé di questa aggressione altre ne seguirebbero e la situazione mondiale precipiterebbe».
«Siamo inorriditi da alcuni comportamenti disumani che vengono utilizzati da parte delle forze armate russe, colpendo bersagli ed infrastrutture civili, in maniera che rende ancora più crudele l’aggressione».
«La compattezza dell’Alleanza atlantica è un dato importante così come lo è stata la compattezza dell’Ue. Vi sono state sanzione nei confronti della Russia che sono indispensabili. L’Ue vede in questa inaccettabile aggressione della Russia in gioco i suoi valori di fondazione. L’Ue è nata per difendere la libertà, la democrazia, lo stato di diritto. Tutto questo è in gioco in questo momento».
«Quanto avviene in Sudan e’ allarmante e l’azione della Wagner in tanti Paesi africani richiama a grande allarme la Nato e dell’Ue e richiede un’azione dell’Unione attiva e protagonista».