Prodi: "Dinanzi alla guerra in Ucraina, l'Europa è ancora sprovvista di una politica estera comune"
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Prodi: "Dinanzi alla guerra in Ucraina, l'Europa è ancora sprovvista di una politica estera comune"

L'ex premier e presidente della commissione Ue: " deve affrettarsi a completare il suo assetto politico per essere in grado di esprimere quella forza che deriva da una reale unità"

Prodi: "Dinanzi alla guerra in Ucraina, l'Europa è ancora sprovvista di una politica estera comune"
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17 Marzo 2022 - 11.45


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Stati Uniti d’Europa, dopo la guerra in Ucraina molto pensano che sia giusto il momento di parlarne sul serio. “Molti in passato mi hanno rimproverato di aver messo in atto l’obiettivo dell’allargamento dell’Europa ad Est, come se questa fosse stata la causa del rallentamento nel processo di unificazione”.

Lo scrive Romano Prodi sul numero di aprile di Vita Pastorale. L’ex-premier evidenzia invece come, dopo l’allargamento, l’Europa non abbia “avuto la forza di portare avanti nessun grande progetto politico, e il processo di unificazione europea si è interrotto”.

“Questo è il problema dell’Europa, la sua incompiutezza che si traduce, oggi dinanzi alla guerra e solo due anni fa davanti alla pandemia, in una condizione di estrema fragilità. Dinanzi alla crisi provocata dalla guerra in Ucraina, l’Europa è ancora sprovvista di una politica estera comune, di un esercito comune, di una comune politica energetica. Quindi un’Europa fragilissima, esposta ai rischi concreti della crisi e impossibilitata a svolgere un vero ruolo di mediazione”.

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“L’Europa, che dinanzi al dilagare della pandemia, ha saputo trovare una inaspettata e straordinaria risposta dando vita al più grande piano di solidarietà economica della sua storia, oggi deve affrettarsi a completare il suo assetto politico per essere in grado di esprimere quella forza che deriva da una reale unità. Solo così l’Unione europea potrà rivendicare, in futuro, un ruolo forte e credibile agli occhi del mondo”.

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