Gelmini attacca Meloni: "Di fronte all'emergenza hanno pensato ai voti noi all'interesse nazionale"
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Gelmini attacca Meloni: "Di fronte all'emergenza hanno pensato ai voti noi all'interesse nazionale"

La ministra di Forza Italia attacca gli alleati: "Si è scongiurata una crisi sistemica e con la riconferma di Sergio Mattarella si è protetta la stabilità e confermata la fiducia a Draghi"

Gelmini attacca Meloni: "Di fronte all'emergenza hanno pensato ai voti noi all'interesse nazionale"
Maria Stella Gelmini
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1 Febbraio 2022 - 10.53


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A destra volano gli stracci. E Forza Italia è contro Fratelli d’Italia che si è schiantata nel nome di una improbabile diritto della destra ad avere un suo presidente della repubblica.

 ”Si è scongiurata una crisi sistemica e con la riconferma di Sergio Mattarella si è protetta la stabilità e confermata la fiducia ad un governo, quello di Mario Draghi, che sta portando il Paese fuori dall’emergenza. Ex malo, bonum. Avremo ancora un galantuomo al Quirinale, un presidente che ha saputo guidare l’Italia in uno dei momenti più difficili della storia della Repubblica. La sua dedizione alle istituzioni ha fatto sì che ritirasse l’indisponibilità al secondo mandato e si sbloccasse quindi una situazione oggettivamente complicata. E avremo un esecutivo forte. E tutto questo grazie alla lungimiranza del presidente Berlusconi”.

Così al Giornale Mariastella Gelmini sulla rielezione di Mattarella a capo dello Stato e sulla conferma di Draghi alla guida del Governo, sottolineando che ”il Parlamento ha voluto mantenere il premier alla guida dell’esecutivo, proprio per la sua figura indispensabile e insostituibile. Ma la vera anomalia è che nel centrodestra ci sono forze che, a fronte di un’emergenza di proporzioni mai viste, hanno scelto l’interesse nazionale e si sono rimboccate le maniche ed altre, come Fratelli d’Italia, che legittimamente hanno scelto di massimizzare il consenso, stando all’opposizione. E dunque si è verificata una asimmetria che è stata una concausa anche del risultato sul Quirinale. Se fossimo stati tutti nella maggioranza che sostiene Draghi, oggi racconteremmo un altro film”.

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”Io lavoro da sempre per far crescere l’area moderata popolare e liberale nel centrodestra – prosegue la ministra degli Affari regionali – Al netto delle considerazioni sulla forma partito, mi è parso positivo l’accento dato da Salvini ai contenuti e alla difesa dell’azione del governo Draghi. Le parole sull’Europa, seppure ancora timide rispetto alla trasformazione in atto e alla straordinaria innovazione introdotta con il Next Generation Eu, sono significative e vanno a mio avviso accolte con attenzione, insieme al voto dato anche dalla Lega alla nuova presidente del Parlamento europeo. Chi come me fa parte di un movimento come Forza Italia, che non ha mai avuto dubbi su Europa ed Euro, oggi può registrare che anche la Lega si avvicina alle nostre posizioni. È un onore – aggiunge – far parte del governo ma noi siamo prima di tutto esponenti di Forza Italia. Nel governo portiamo avanti le storiche battaglie del presidente Berlusconi per le partite Iva, per le piccole e medie imprese, per una transizione ecologica sostenibile, per alleggerire la pressione fiscale. Grazie al centrodestra di governo e grazie al presidente Draghi stiamo dando agli italiani le risposte concrete che si aspettano dalla politica”.

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Quanto ai prossimi mesi prima delle politiche del 2023, dice ancora la Gelmini, “dentro ogni partito e dentro ogni coalizione serviranno momenti di riflessione. Ma il governo Draghi ha un anno importantissimo davanti. Se ci voltiamo indietro e guardiamo a cosa è stato fatto in 11 mesi dobbiamo essere orgogliosi dei risultati raggiunti: a inizio 2021 nessuno avrebbe scommesso un euro su un Pil a +6,5%. Ecco, il nostro obiettivo deve essere quello di replicare e migliorare tutto questo, e rispettare il cronoprogramma del Pnrr. E

nel farlo dobbiamo mantenere costante il dialogo con le Regioni e con gli amministratori locali, veri protagonisti di questa stagione. Della legge elettorale non parlo, non penso proprio sia un tema che interessi ai cittadini. Con l’altissimo numero di vaccinati che abbiamo e con una variante, la Omicron, molto contagiosa ma meno aggressiva, credo sia giusto ragionare su nuove misure meno restrittive. Stiamo lavorando per la scuola: abbiamo tanti ragazzi immunizzati e che a mio avviso dovrebbero essere esentati dalle quarantene. E poi c’è una riflessione in atto sull’opportunità di rivedere i colori: giallo e arancione, con le limitazioni esistenti per i no-vax, sono meno utili che in passato, io lascerei la sola zona rossa per le situazioni più gravi”.

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