Dal blog di Grillo le volontà del M5s: chiesto un "Ministero per i Giovani"
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Dal blog di Grillo le volontà del M5s: chiesto un "Ministero per i Giovani"

Prima dell'incontro con Mario Draghi, postati sul blog del garante M5s 10 punti con le richieste grilline

Grillo e Di Maio
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6 Febbraio 2021 - 18.20


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Poco prima di incontrare il premier Mario Draghi per le consultazioni con la delegazione M5S, Beppe Grillo ha postato sul suo blog una lista dei punti che il futuro esecutivo dovrà realizzare.

Successivamente, qualche ora più tardi, quella lista che sintetizza le richieste del Movimento si è allungata di sei capitoli, passando da 5 punti a 10.

“Inizialmente il post era più lungo -spiegano dall’entourage del garante M5S – poi lo abbiamo accorciato, poi riallungato di nuovo. Solo la fretta….”.

Ora spunta nell’elenco di Grillo un ministero dei giovani, dedicato alle nuove generazioni. “Creare un Ministero per i Giovani – recita infatti il blog – per coordinare tutte le attività a loro favore. L’Italia ha in Europa i massimi livelli di disoccupazione, emigrazione e povertà giovanili”.

Il fondatore del Movimento propone poi un gemellaggio “con l’iniziativa della Francia che si chiama One Planet Summit e che riunisce ogni anno a Parigi i maggiori attori pubblici e privati della finanza mondiale che si impegnano per finanziare la transizione ecologica. Proporre di fare il prossimo One Planet Summit a Roma, e i successivi in altre capitali europee, coinvolgendo così l’intera Europa”.

Il garante del M5S chiede anche di scrivere nella Costituzione ”lo sviluppo sostenibile”, suggerendo la formula da adottare “nell’articolo 2 e 9 della Costituzione”, esplicitando “i principi di responsabilità generazionale e ambientale”.

Chiede, inoltre, una ‘garanzia giovani’. “Se dopo 4 mesi dal compimento dei 18 anni un giovane non ha né lavoro né studio (Neet) offrirgli: a) corsi di formazione; b) praticantati; c) denaro o buoni d’acquisto; d) finanziamento per start-up. Più favorevole se startup eco-sociale”.

Infine l’istituzione di un ‘Fondo pensioni complementari per la transizione ecologica’ “vincolato a: comprabile solo da abitanti italiani; investe solo in aziende e fondi sostenibili. Versando in questo fondo gli anziani potrebbero fare qualcosa di collettivo a favore delle generazioni dei loro figli e nipoti”. Si tratterebbe di un “Fondo garantito da Cassa depositi e prestiti”.

 

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