Siamo arrivati a questo: il governo vuole cancellare la legge Mancino
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Siamo arrivati a questo: il governo vuole cancellare la legge Mancino

La proposta del ministro Fontana, l'anti gay. E allora ditelo: se vi fa schifo la norma che sanziona i nazifascisti e la discriminazione per motivi razziali o etnici, stato sdoganando nazisti e razzisti

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3 Agosto 2018 - 10.15


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Questo è l’ultimo colpo inferto allo stato di diritto. Così cade il velo. Abbiamo a Palazzo Chidi un esecutivo razzista che vuole cancellare la legge Mancino, ovvero la norma della Repubblica Italiana che sanziona e condanna gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista, e aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali. Si tratta del principale strumento legislativo che l’ordinamento italiano offre per la repressione dei crimini d’odio..

“Abroghiamo la legge Mancino, che in questi anni strani si è trasformata in una sponda normativa usata dai globalisti per ammantare di antifascismo il loro razzismo anti-italiano”.

Lo propone il ministro per la Famiglia, Lorenzo Fontana, in un post su Facebook. “I fatti degli ultimi giorni – scrive il ministro antigay su facebook- rendono sempre più chiaro come il razzismo sia diventato l’arma ideologica dei globalisti e dei suoi schiavi (alcuni giornalisti e commentatori mainstream, certi partiti) per puntare il dito contro il popolo italiano, accusarlo falsamente di ogni nefandezza, far sentire la maggioranza dei cittadini in colpa per il voto espresso e per l’intollerabile lontananza dalla retorica del pensiero unico. Una sottile e pericolosa arma ideologica studiata per orientare le opinioni. Tutte le prime pagine dei giornali, montando il caso ad arte, hanno puntato il dito contro la preoccupante ondata di razzismo, per scoprire, in una tragica parodia, che non ce n’era neanche l’ombra. Se c’è quindi un razzismo, oggi, è in primis quello utilizzato dal circuito mainstream contro gli italiani. La ragione? Un popolo – aggiunge il ministro leghista – che non la pensa tutto alla stessa maniera e che è consapevole e cosciente della propria identità e della propria storia fa paura ai globalisti, perché non è strumentalizzabile. Abroghiamo la legge Mancino, che in questi anni strani si è trasformata in una sponda normativa usata dai globalisti per ammantare di antifascismo il loro razzismo anti-italiano. I burattinai della retorica del pensiero unico – conclude – se ne facciano una ragione: il loro grande inganno è stato svelato”.
No, ministro è svelato così solo l’intento del governo di cui lei fa parte.

 

Proposta indecente. Sulla proposta indecente di Fontana i ministro dell’Interno inizialmente dice. “Sono d’accordo. Alle idee, anche le più strane, si risponde con le idee, non con le manette”-  Poi precisa: “Non è una priorità del governo”. E pochi secondi dopo arriva lo stop del viceministro M5S, Luigi Di Maio con un netto: “La legge Mancino rimanga dov’è. Non è nel contratto, non è in discussione”.

Fissazione leghista: D’altraparte l’attacco alla Legge Mancino è nel Dna del Carroccio Nella primavera del 2014, per l’esattezza – Salvini presentò il suo programma politico nel quale si chiedeva a gran voce anche la cancellazione della legge datata 1993 sui reati di opinione. La proposta del Carroccio si inseriva in un referendum abrogativo per il quale l’allora neosegretario, appena succeduto a Bossi, organizzò la raccolta delle firme. Una battaglia all’epoca persa, visto che i leghisti non riuscirono a raggiungere il quorum necessario delle 500mila sottoscrizioni.

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