Liliana Segre gela il no-green pass che l'aveva insultata: "La mia risposta è il silenzio"
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Liliana Segre gela il no-green pass che l'aveva insultata: "La mia risposta è il silenzio"

La senatrice a vita sceglie di non replicare al personaggio che da un palco di Bologna l'aveva definita 'vergognosa' e che dovrebbe sparire

 Gian Marco Capitani e Liliana Segre
 Gian Marco Capitani e Liliana Segre
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17 Ottobre 2021 - 16.32


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La pezza peggiore del buco. 

 Gian Marco Capitani, leader no green pass, dopo le parole pronunciate venerdì dal palco a Bologna, ha scritto una lettera aperta a Liliana Segre, per spiegare quel “dovrebbe sparire da dove è”, che l’ha fatto finire nella bufera: “Nell’impeto del momento ho detto che ‘Lei dovrebbe sparire da dov’è’. Il termine ‘sparire’ è stato certamente infelice e mi dispiace non essermi espresso in modo più appropriato”, ma “la mia opinione è semplicemente legata al ruolo di presidenza della commissione per il contrasto dell’intolleranza da Lei ricoperto. In quel ruolo ritengo che Lei abbia il dovere di esprimersi contro ogni violenza, anche se è rivolta a chi non la pensa come Lei”.

“Da parte di una persona che come ultimo atto della sua vita ha promosso una Commissione contro l’istigazione all’odio, la risposta ora è il silenzio”, la risposta della senatrice a vita, riportata dal sito del Corriere della Sera.

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