Fino ad ora l’atteggiamento di Pechino è stato a dir poco ambiguo: un sede internazionale non ha mai condannato la Russia per l’invasione, Pechino dice di volere la pace ma mentre si è incontrato in pompa magna con Putin Xi Jinping ha fino ad ora evitato di parlare con Zelensky.
Il capo della politica estera dell’Unione Europea, Josep Borrell, ha affermato che sarebbe “estremamente difficile, se non impossibile” per l’Europa fidarsi della Cina se Pechino non cercasse una soluzione politica alla guerra in Ucraina.
In osservazioni pubblicate sul sito internet dell’Ue, Borrell ha affermato che “la neutralità di fronte alla violazione del diritto internazionale non è credibile”. Ha detto di rispettare “l’indipendenza e la sovranità” della Cina.
Ma ha aggiunto: “Sarà estremamente difficile, se non impossibile, per l’Unione Europea mantenere un rapporto di fiducia con la Cina…se la Cina non contribuirà alla ricerca di una soluzione politica basata sul ritiro della Russia dal territorio ucraino”.
Borrell ha sollecitato Pechino a riconoscere che l’invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin è una “grave violazione del diritto internazionale”.
Ha sottolineato che sarebbe “utile” che il presidente cinese Xi Jinping e il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy tenessero dei colloqui e che Pechino fornisse “aiuti umanitari più consistenti al martoriato popolo ucraino”.
Il capo della politica estera dell’Ue avrebbe dovuto rilasciare queste osservazioni oggi a un think tank a Pechino, ma il suo viaggio è stato annullato perché è risultato positivo al Covid-19.
