Ungheria: governo impone una tassa su Internet: esplode la rabbia
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Ungheria: governo impone una tassa su Internet: esplode la rabbia

Il ministero ha quantificato in 65 milioni di euro il gettito annuo della nuova tassa, ma la cifra potrebbe essere dieci volte tanto.

Proteste in Ungheria
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27 Ottobre 2014 - 18.35


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Roma, 23 ott. (TMNews) – Il ministero ha quantificato in 20 miliardi di fiorini (poco più di 65 milioni di euro) il gettito annuo della nuova tassa, ma secondo i calcoli degli esperti, alla luce del traffico internet registrato nel Paese, la cifra potrebbe essere dieci volte tanto. Secondo l’Ufficio statistico federale ungherese nel 2013 l’intero settore internet ha generato ricavi pari a 164 miliardi di fiorini. Di fronte allo scontento popolare, il partito di governo Fidesz ha chiesto di porre un tetto all’importo massimo pagabile dai singoli. Un limite che probabilmente verrà imposto anche ai versamenti della aziende, come si evince dal gettito limitato preventivato dal governo.

Magyar Telekom, controllata Deutsche Telekom e leader del mercato internet ungherese, ha detto che la nuova “drastica” tassa rischia di compromettere gli investimenti previsti in infrastrutture a banda larga e ha chiesto il ritiro delle proposta, aggiungendo che gli operatori non sono stati consultati. L’associazione delle imprese di categoria ha avvertito che la tassa costringerà le aziende ad aumentare i prezzi, si rifletterà sull’inflazione frenerà la crescita dell’economia. “Chi perderà davvero con la tassa su internet snon saranno le imprese internet, ma i loro clienti, gli utenti, gli ungheresi che ora potranno avere accesso ai servizi a un prezzo molto più alto o, in alcuni casi, non potranno più accedervi”.

Balazs Nemes, uno dei promotori della protesta su Facebook è durissimo. “Nei Paesi più sviluppati l’accesso alla banda larga è considerato un diritti civile. Solo le dittature più oscure vogliono controllare il web finanziariamente o con la forza bruta” ha detto. “Paghiamo l’Iva, i provider internet pagano le imposte aziendali, cosa giustifica l’idea di rendere l’uso di internet un lusso quando lo usiamo per cosa fondamentali come prendere un appuntamento medico, iscriverci all’università o pagare bollettini bancari?”.

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