Spunta la 'tassa Covid', il Codacons denuncia: "È un far west di illegalità"
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Spunta la 'tassa Covid', il Codacons denuncia: "È un far west di illegalità"

Numerosi consumatori hanno denunciato al Codacons un sovrapprezzo, mediamente dai 2 ai 4 euro, applicato in particolare da parrucchieri e centri estetici ai propri clienti

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23 Maggio 2020 - 16.18


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Il Codacons ha segnalato che alcuni esercenti stanno inserendo negli scontrini un nuovo balzello, una ‘tassa Covid’ di 2-4 euro inserito come sovrapprezzo per finanziare i maggiori costi sostenuti dagli esercizi commerciali a causa del coronavirus. 
L’associazione parla di “un vero e proprio far west illegale che potrebbe configurare il reato di truffa, e contro cui il Codacons presenta una denuncia alla Guardia di Finanza e all’Antitrust”.
“Numerosi consumatori hanno denunciato al Codacons un sovrapprezzo, mediamente dai 2 ai 4 euro, applicato in particolare da parrucchieri e centri estetici ai propri clienti – afferma il presidente Carlo Rienzi – Un balzello inserito in scontrino con la voce “Covid” e che sarebbe imposto come contributo obbligatorio per sostenere le spese degli esercenti per sanificazione e messa in sicurezza dei locali”.
“Abbiamo anche registrato – aggiunge Rienzi – casi di centri estetici che obbligano i clienti ad acquistare in loco un kit monouso costituito da kimono e ciabattine, alla modica cifra di 10 euro – aggiunge Rienzi – Chi non versa tale ‘tassa’ e non acquista il kit, non può sottoporsi ai trattamenti, sempre per le esigenze legate al Covid”.

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