Kiev: continuano gli scontri. Feriti tra i manifestanti
Top

Kiev: continuano gli scontri. Feriti tra i manifestanti

La polizia sta cercando di entrare in piazza Maidan a Kiev e le ruspe hanno cominciato a smantellare le barricate. Ci sarebbero almeno 25 feriti tra i manifestanti pro Ue.

Kiev: continuano gli scontri. Feriti tra i manifestanti
Preroll

Desk2 Modifica articolo

11 Dicembre 2013 - 09.49


ATF

Ci sono feriti tra i manifestanti pro-Unione europea che in piazza Indipendenza (Maidan Nezalezhnosti) a Kiev stanno fronteggiando circa 500 poliziotti in assetto antisommossa. La polizia, infatti, è entrata nella notte in piazza Indipendenza e le ruspe hanno cominciato a smantellare le barricate. Una dottoressa di un’ambulanza ha detto di aver soccorso personalmente almeno 25 persone.

Scontri al municipio – Scontri sono scoppiati in mattinata anche davanti al municipio di Kiev, a 300 metri da Piazza dell’Indipendenza. Aprendosi la strada a manganellate, gli agenti hanno tentato di riprendere il controllo dell’edificio, da oltre una settimana presidiato da 200 attivisti dell’opposizione, ma hanno incontrato la resistenza dei manifestanti armati di aste e bastoni. Dal municipio altri dimostranti hanno aperto una bocchetta anti-incendio e hanno diretto i getti di acqua gelata verso gli agenti, costretti a ritirarsi a bordo dei pullman con cui erano arrivati sul posto.

Alcune migliaia di dimostranti, molti dei quali con un caschetto di protezione arancione, continuano a impedire agli agenti in assetto antisommossa l’accesso alla piazza da via Institutskaya, ma al momento non ci sono scontri e la piazza è ancora in mano ai manifestanti.

Leggi anche:  Il sindaco di Kharkiv: "Meno missili sulla città da quando possiamo colpire le postazioni in Russia"

I poliziotti finora si sono fatti largo più a colpi di scudo che di manganello, ma alcuni scontri si sono verificati quando gli agenti hanno tentato di arrestare dei manifestanti. Il municipio e la sede dei sindacati continuano intanto ad essere occupati dagli “europeisti”. Dei giovani in abiti civili scuri sono stati fatti passare dalla polizia per aiutare a portare via quello che rimaneva di una barricata.

Cellulari al cielo – I manifestanti hanno continuato a presidiare la piazza e hanno levanto in alto i cellulari accesi come fossero le candele di una veglia. Con il passare delle ore comunque il numero dei contestatori, anziché diminuire, è progressivamente aumentato, fino a superare le diecimila persone, che si sono strette le une alle altre per formare dei muri umani con cui sbarrare il passo ai poliziotti.

Deputato dell’opposizione: in piazza in milioni – Uno dei leader dell’opposizione al governo ucraino, Arseniy Yatsenyuk, ha annunciato una nuova manifestazione “di milioni” di persone in piazza Maidan (Indipendenza) a Kiev, dopo l’assalto della polizia al luogo simbolo della mobilitazione pro-europea. “Noi non perdoniamo: qui ci saranno milioni di persone ed il regime crollerà”, ha gridato dal palco il responsabile del partito di Yulia Tymoshenko.

Leggi anche:  Gli alleati occidentali dell’Ucraina delineano un’agenda in tre punti per porre fine alla guerra
I commenti

Il tweet di Catherine Ashton – “Le autorità non avevano bisogno di agire sotto la copertura della notte usando la forza. Il dialogo con le forze politiche e la società e l’uso di argomenti è sempre meglio dell’argomento della forza”, così il capo della diplomazia Ue Catherine Ashton, che si trova ancora a Kiev, in un tweet scritto in nottata.

La risposta dell’Ue – L’Unione europea ha chiesto alle autorità ucraine di evitare qualsiasi “ricorso all’uso della violenza contro normali cittadini”, dopo l’ingresso della polizia in piazza Maidan (Indipendenza) a Kiev. In una dichiarazione postata sulla sua pagina Facebook, la delegazione Ue in Ucraina afferma di “cercare di contattare” le autorità ucraine.

Il “disgusto” Usa – Washington “esprime il suo disgusto per la decisione delle autorità ucraine di rispondere alla manifestazione pacifica in piazza Maidan a Kiev con polizia antisommossa, ruspe e manganelli, piuttosto che con il rispetto per diritti democratici e la dignità umana”, ha detto il segretario di Stato Usa John Kerry. “Questa risposta non è né accettabile né un bene per la democrazia”.

Native

Articoli correlati