L'epidemiologo Lopalco: "Scordiamoci di far sparire il Covid, dobbiamo renderlo meno nocivo"
Top

L'epidemiologo Lopalco: "Scordiamoci di far sparire il Covid, dobbiamo renderlo meno nocivo"

L'assessore alla Salute della regione Puglia: "Sars-Cov-2 è un virus zoonotico, con un serbatoio animale diffusissimo. Dimentichiamoci di eradicarlo".

L'epidemiologo Pierluigi Lopalco
L'epidemiologo Pierluigi Lopalco
Preroll

globalist Modifica articolo

18 Maggio 2021 - 14.30


ATF

La Guerra al Coronavirus è tutt’altro che finita, anzi sembra che dovremo combatterlo a suon di vaccini anche per i prossimi anni, come se fosse un raffreddore.

L’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, assessore alla Sanità della Regione Puglia, in un post su Facebook fa il punto sul futuro del virus.

“Sars-Cov-2 è un virus zoonotico, con un serbatoio animale diffusissimo. Dimentichiamoci di eradicarlo.

L’obiettivo di ogni strategia sanitaria dovrà essere dunque di progressiva mitigazione. Dobbiamo cioè facilitare il processo che renda il virus endemico”.

“Sono d’accordo con chi disdegna le metafore belliche quando si parla di pandemia – premette – Ma devo ammettere che funzionano bene a spiegare alcune dinamiche della difficile interazione fra uomo e virus”. Quindi ora, “dopo un’ulteriore ondata pandemica, cosa dobbiamo aspettarci? Si tratta di una tregua o possiamo pensare ad un trattato di pace duratura?”.

E’ questo il ‘finale’ che lo scienziato auspica e si dice ottimista: “La pace duratura con Sars-CoV-2”, scrive, “immagino sarà siglata molto presto. La vaccinazione di massa velocizzerà il passaggio alla situazione di endemia. Il virus continuerà a circolare a bassa intensità e nessuno (o quasi) si farà più male”.

Ma che cosa vuol dire endemia? “Prima della pandemia da Covid-19 – ricorda Lopalco – le polmoniti interstiziali esistevano, eccome. Da studi epidemiologici su larga scala (studio Epic), l’incidenza media annuale di polmonite in una popolazione adulta è di circa 25 casi ogni 10.000 abitanti ogni anno. Significa circa 5 casi ogni 100.000 abitanti ogni settimana. Un quarto di queste polmoniti è di origine virale. I virus che causano polmoniti appartengono a diversi generi: rinovirus, adenovirus, virus respiratorio sinciziale, metapneumovirus, virus parainfluenzali e, udite udite, il 2% dei virus identificati in polmoniti degli adulti sono coronavirus umani! Gli stessi che causano nel 99% dei casi un comune raffreddore”.

“Per tutto l’anno, con cicli stagionali – prosegue l’esperto – diversi generi di virus causano polmoniti serie in un numero consistente di pazienti. Virus endemici nei confronti dei quali non mettiamo in atto nessuna particolare misura preventiva e per i quali non esiste una terapia farmacologica specifica. Sono virus cioè con i quali conviviamo senza tante storie”.

Ma “i coronavirus umani che oggi sono endemici probabilmente non lo sono sempre stati – precisa l’epidemiologo – Ci sarà stato un momento nel passato in cui hanno fatto il salto di specie come Sars-CoV-2 e progressivamente hanno raggiunto con l’ospite uno stato di equilibrio. Questo equilibrio si stabilisce principalmente perché è l’ospite che si adatta al virus e non viceversa. I virus che spontaneamente diventano ‘buoni’ appartengono al mondo delle favole. E’ invece la popolazione umana che progressivamente acquisisce l’immunità verso il nuovo virus”.

Mentre “in passato questo fenomeno avveniva esclusivamente in via naturale, oggi abbiamo i vaccini che accelereranno il processo – osserva l’assessore scienziato – Vaccinando tutta la popolazione a rischio di malattia grave, infatti, il virus continuerà a circolare ad intensità sempre più bassa fra i bambini e gli adolescenti che, arrivati all’età adulta, avranno già acquisito un’immunità naturale nei confronti della malattia grave. I soggetti fragili, che nonostante l’immunità naturale potranno comunque sviluppare malattia, continueranno ad essere vaccinati. E se incontreranno il virus, l’infezione per un vaccinato funzionerà nel 95% dei casi da booster naturale senza sviluppare malattia severa”.
Ed ecco “siglata” la “pace duratura” con Sars-CoV-2.

Native

Articoli correlati