Campi Flegrei, Musumeci ci ripensa: "L'allerta resta gialla". Legambiente protesta: "Non è un gioco"
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Campi Flegrei, Musumeci ci ripensa: "L'allerta resta gialla". Legambiente protesta: "Non è un gioco"

Musumeci, dietrofront sui Campi Flegrei: «Il passaggio ad altro colore non è all'orizzonte, la zona è ballerina, ma siamo relativamente tranquilli, possiamo tenere sotto controllo quel territorio in tutte le sue manifestazioni». 

Campi Flegrei, Musumeci ci ripensa: "L'allerta resta gialla". Legambiente protesta: "Non è un gioco"
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8 Novembre 2023 - 13.37


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Dopo aver annunciato che la commissione grandi rischi era pronta a cambiare colore all’allerta sui Campi Flegrei, da gialla a rossa, il ministro Musumeci ha fatto marcia indietro. 

«La commissione grandi rischi sostiene che il sisma si sta evolvendo, ma in questo momento non si prevede il passaggio ad un altro colore, l’allerta resta gialla, noi ora abbiamo la necessità di concentrare l’attenzione su una parte di territorio che risulta essere, alla comunità scientifica, particolarmente vulnerabile rispetto al fenomeno del sollevamento, e li saranno valutate tutte le misure preventive come si fa per ogni piano di emergenza, ognuno deve sapere cosa fare nel caso di necessità». 

«Il passaggio ad altro colore non è all’orizzonte, la zona è ballerina, ma siamo relativamente tranquilli, possiamo tenere sotto controllo quel territorio in tutte le sue manifestazioni. Alla Regione Campania è affidato il compito di redigere il piano della comunicazione».

Protesta Legambiente, con le parole di Anna Savarese, direttivo Campania. «La gestione dell’emergenza Campi Flegrei non è un `Monopoli´ dove dalla casella arancione in poche ore fai un passo indietro e torni a quella gialla. Gli amministratori, i cittadini hanno bisogno di trasparenza, chiarezza e cautela e non di dichiarazioni `politiche´ che poco hanno a che fare con quelle scientifiche. È in gioco la sicurezza dei cittadini, del territorio e delle attività economiche».

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«Anche davanti a questa nuova emergenza si è partiti con il piede sbagliato dove le esperienze del passato non hanno insegnato nulla. Nella gestione di questa nuova emergenza, è necessario un processo trasparente e partecipativo della cittadinanza attiva, continuare a monitorare e parallelamente fare prevenzione, focalizzare l’attenzione sulla sicurezza degli abitanti, integrando nella pianificazione territoriale la gestione dei rischi, attraverso la riduzione del carico insediative e contrastando le spinte speculative che troppo spesso tendono a trarre profitto dagli eventi calamitosi». 

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