Serracchiani denuncia Donzelli: "Agirò in tutte le sedi, Meloni chiarisca altrimenti..."
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Serracchiani denuncia Donzelli: "Agirò in tutte le sedi, Meloni chiarisca altrimenti..."

Debora Serracchiani attacca Donzelli e Giorgia Meloni sul caso Cospito: "Meloni chiarisca, altrimenti si aprirà un caso visti i rapporti che ci sono tra i due. Abbiamo visitato Cospito per motivi umanitari".

Serracchiani denuncia Donzelli: "Agirò in tutte le sedi, Meloni chiarisca altrimenti..."
Debora Serracchiani,
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1 Febbraio 2023 - 09.50


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Debora Serracchiani è tra le parlamentari del Pd tirate in ballo e insultate da Giovanni Donzelli, a proposito della loro visita in carcere ad Alfredo Cospito. In un’intervista a La Stampa, l’esponente dem ha annunciato che perseguirà legalmente le parole del collega di Fratelli d’Italia.

«Io agirò in tutte le sedi perché è stata lesa l’onorabilità dei deputati del gruppo del Pd, ma anche la mia personale di altri colleghi che hanno espletato un diritto riconosciuto nell’esercizio del mandato, quello di far visita ai detenuti in carcere». 

«Ci sono più aspetti, quello politico e quello giudiziario. Sul piano politico, agiremo in base al regolamento portando il caso di fronte un giurì d’onore e ascoltando oggi il ministro in Aula. Ma ci sono pure gli aspetti giudiziari: io valuterò se vi siano le condizioni per procedere penalmente, ritenendo le parole di Donzelli lesive della mia persona, reputazione e onorabilità».

«Inoltre è emersa un’altra questione dirimente: nelle dichiarazioni fatte in modo circostanziato in Aula da Donzelli sembrerebbe che siano state usate informazioni confidenziali acquisite verosimilmente tramite attività di intelligence o intercettazioni su detenuti in regime di 41 bis – prosegue – Documenti e informazioni che nell’interesse e per la sicurezza nazionale dovrebbero essere nella disponibilità esclusiva del direttore del Dap e del Guardasigilli». In merito alla difesa di Donzelli che ha risposto dicendo di averli visionati dal ministero come potrebbe fare qualsiasi parlamentare, Serracchiani aggiunge: «Faremo richiesta anche noi al ministero per verificarlo. Da quello che sappiamo, ci consta che non possa essere così».

«Abbiamo avuto conferma che l’on. Donzelli non ha avuto accesso agli atti presso il Ministero come aveva goffamente provato a giustificarsi in aula. La rivelazione deriva, per sua stessa ammissione, dall’on. Delmastro Delle Vedove, che, in qualità di sottosegretario alla giustizia con delega al Dap , ha accesso a informative coperte da segreto. Ne ha svelato il contenuto perché il collega Donzelli potesse usarle strumentalizzandole contro il Pd. Dunque, non c’è più solo un problema Donzelli che non può restare secondo in più in un ruolo delicato come il Copasir (la sicurezza degli italiani è in pericolo se il vice presidente del Copasir è un divulgatore di notizie riservate e facendolo non si rende nemmeno conto di avere commesso un illecito)».

«C’è anche un caso Delmastro Delle Vedove che non può restare un secondo di più al Ministero. La presenza di un soggetto che rivela le informazioni più riservate e delicatissime per la lotta alla mafia e al terrorismo non può rimanere un secondo in più a via Arenula. Se però la presidente Meloni non interviene allora c’è un caso Meloni perché, visti i rapporti che ha con i due, se non li invita alle dimissioni, siamo autorizzati a pensare che abbia approvato o tollerato il piano e la strategia dei due esponenti di Fratelli d’Italia»

«Abbiamo visitato Cospito per ragioni umanitarie, per verificare se il carcere di Sassari fosse idoneo a prestare le cure necessarie». «Io non posso non credere che Meloni non sappia nulla o che non senta la necessità di dissociarsi come ha fatto il ministro Nordio, che ha definito corretto il comportamento dei parlamentari del Pd».

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