Lazio, disuniti si perde: il Pd incarica D'Amato di costruire un'alleanza larga
Top

Lazio, disuniti si perde: il Pd incarica D'Amato di costruire un'alleanza larga

Sinistra Italiana e Verdi insistono perché Pd e M5s tornino a parlarsi perché i sondaggi danno per vincente la destre che i progressisti andassero divisi

Lazio, disuniti si perde: il Pd incarica D'Amato di costruire un'alleanza larga
Preroll

globalist Modifica articolo

16 Novembre 2022 - 23.01


ATF

Disuniti si perde, uniti le possibilità di vincere sarebbero alte.

 Sulla strada della candidatura di Alessio D’Amato nel Lazio spunta l’ostacolo di Sinistra Italiana. Dopo l’ufficializzazione da parte del Pd del nome dell’assessore regionale alla Sanità per il post Zingaretti, il leader Nicola Fratoianni chiede di «azzerare tutto» e «riaprire un tavolo di confronto sui temi». Pd e 5s devono tornare a parlarsi, è il messaggio, altrimenti si perde. D’Amato, su cui ha puntato anche Carlo Calenda si dice impegnato a «costruire un’alleanza ampia. Il M5s? Le porte sono sempre aperte». Il Pd locale affiderà a lui il compito di allargare il campo”, chiarisce il segretario Bruno Astorre dopo la riunione del tavolo di centrosinistra. Aggiungendo che, se dovessero servire, il partito è aperto a fare anche le primarie.

Ma, per ora, le parole del leader Giuseppe Conte non sono concilianti: Pd e Terzo Polo «scelgono prima il candidato e i programmi sono secondari, auguri…», commenta. Situazione in stand-by anche in Lombardia, dove tra papabili c’è Pierfrancesco Majorino, l’unico – si ragiona in ambienti dem – attorno a cui si potrebbe costruire una coalizione: sull’europarlamentare, infatti, potrebbe convergere anche il Movimento.

Leggi anche:  Carceri sovraffolate, i deputati del Pd in visita a Regina Coeli: "Condizioni degradanti, servono interventi urgenti"

Per il sindaco di Milano Giuseppe Sala la scelta è vicina: «Mi pare che i partiti stiano cercando di trovare un nome che sia gradito a questa pur piccola coalizione che è rimasta. Credo che ci sia un dialogo anche con i 5 Stelle». Nel Lazo Fratoianni ha puntato il dito contro uno «schema privo di capacità di convergenza. È inaccettabile. A queste condizioni io non ci sto», sbotta. La posizione dei Verdi, che pure con Si sono federati, ha sfumature differenti: «Abbiamo chiesto con forza che si riapra il dialogo con il M5s – riferisce il deputato Filiberto Zaratti al termine del tavolo -. D’Amato è un buon candidato ma non siamo ancora arrivati al punto di scegliere un nome». Secondo un sondaggi di Winpoll in una eventuale competizione tra Francesco Rocca per il centrodestra, Alessio D’Amato per Pd, terzo polo e centrosinistra e Stefano Fassina per il M5s, il primo avrebbe il 40,5% dei consensi, il secondo il 38,2% e il terzo il 12,9%.

Native

Articoli correlati