Chi è Doha Zaghi, in arte Lady Demonique, protagonista di video hot che Calenda non ha voluto candidare
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Chi è Doha Zaghi, in arte Lady Demonique, protagonista di video hot che Calenda non ha voluto candidare

La lista sostiene la candidatura a sindaco di Barbara Minghetti espressione di centro-sinistra. Il leader di Azione ha detto no ma la candidata sindaca si ribella

Chi è Doha Zaghi, in arte Lady Demonique, protagonista di video hot che Calenda non ha voluto candidare
Doha Zaghi
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15 Maggio 2022 - 19.30


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Prima sì e poi no: ha creato sconquassi la candidatura (poi saltata) alle prossime elezioni comunali di Como, nella lista ‘Agenda Como 2030’, di Doha Zaghi, 31 anni, in arte ‘Lady Demonique’, mistress protagonista online di video hot.

 La lista sostiene la candidatura a sindaco di Barbara Minghetti (esponente di una lista civica e sostenuta dal centrosinistra), ed esprime candidati di Azione, Italia Viva, +Europa e Volt. Zaghi, in particolare, è espressione di Azione, il movimento di Carlo Calenda.

“Qual è il problema? – ha affermato Zaghi – Non sono una pornostar. Sono solo pregiudizi. Ho diverse amiche in Germania psicologhe che fanno anche la mia stessa professione. E così in America ci sono famose ‘dominatrici’ con impegni importanti in politica”. 

La vicenda è in evoluzione perché Calenda, in un tweet pubblicato domenica ha affermato: “Ragazzi, scherzi a parte, come ovvio non conoscevo i trascorsi della signora in questione. Se si trattasse di fatti privati nulla questio, ma direi che non ci sono i presupposti perché sia una candidata di Azione”.

Leggi anche:  Basilicata, Calenda accusa Pd e M5s: "Non siamo riusciti a parlare con nessuno..."

 Dall’altra parte, la candidatura è invece difesa dalla stessa Barbara Minghetti: “Doha ha contribuito con serietà e ricchezza di proposte al nostro lavoro sul programma. Capisco il bisogno di colorare la campagna elettorale, ma sarebbe bello che nel 2022 ci concentrassimo su cose serie” e anche la lista Agenda Como ha espresso solidarietà: “Le scelte delle persone nella loro vita privata appartengono a un’altra sfera rispetto all’esercizio costituzionale dei diritti politici. E non devono certo impedire di portare un contributo costruttivo alla comunità civile cui apparteniamo. Questo significa essere liberali”.

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