I putiniani italiana ci sono? “Nella politica verso la Russia l’Italia è allineata alle principali democrazie, che considerano Vladimir Putin “un pericolo per la pace nel mondo”, e questo grazie anche alla leadership di Mario Draghi, che non ha lasciato spazio “ad ambiguità sul nostro europeismo e atlantismo”.
E’ quanto rivendica il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova dopo le nuove dichiarazioni minacciose arrivate da Mosca, sottolineando come il ‘partito filorusso’ in Italia sia in ritirata. E come siano comunque “fisiologici” alcuni distinguo all’interno della maggioranza sull’invio di armi all’Ucraina.
“Alla Camera la settimana scorsa il decreto è passato con una maggioranza amplissima e solida di sostegno alla decisione del governo”, ricorda Della Vedova. Ma il dibattito “è normale in un Paese in cui prevalevano forze politiche particolarmente inclini a riconoscere in Vladimir Putin un interlocutore positivo”, commenta il segretario di “Più Europa”, ricordando che “alle ultime elezioni avevano raccolto la maggioranza i filoputiniani, quelli che preferivano Putin all’Ue, guardavano con sospetto agli Stati Uniti, con diffidenza all’Europa e con spirito positivo alla Russia”.
“Rispetto a quella situazione in questa fase però prevale la realtà, la guerra violenta e ingiustificata contro i principi basilari del diritto internazionale e del diritto umanitario”, è l’analisi del sottosegretario, secondo il quale dinanzi “all’invasione brutale” il ‘partito filorusso’ non può non essere in difficoltà.
“Il punto per me è che oggi la politica italiana è allineata a quella di tutte le altre democrazie per le quali Putin è un pericolo per la democrazia, la pace e la stabilità in Europa – sostiene Della Vedova – Sono certo che il presidente russo immaginasse che l’Europa si sarebbe divisa al suo interno e dagli Stati Uniti”. E invece l’Occidente è rimasto compatto e in Italia, “in particolare grazie alla leadership di Draghi, c’è un governo europeista e atlantista che non lascia spazio alle ambiguità e che, rispetto alle situazioni precedenti, ha elementi di chiarezza che in questa fase sono decisivi”, chiosa il sottosegretario, in un riferimento tra l’altro alla solidarietà alla leadership ed al popolo ucraini.