Il governo anticipa a 5 mesi la terza dose di vaccino: ecco perché...
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Il governo anticipa a 5 mesi la terza dose di vaccino: ecco perché...

Il ministro Speranza: "La dose di richiamo è cruciale per proteggere meglio noi e chi ci sta accanto. Dopo l'ultimo parere di Aifa sarà possibile farla a 5 mesi dal completamento del primo ciclo"

Il governo anticipa a 5 mesi la terza dose di vaccino: ecco perché...
Speranza e Draghi
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23 Novembre 2021 - 09.58


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Una svolta decisiva: il governo nell’incontro con le Regioni ha annunciato l’anticipo a 5 mesi della terza dose di vaccino. Alla riunione hanno partecipato i governatori con i ministri Gelmini e Speranza, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Garofali.

Una misura confermata dal ministro Speranza sui social: “La dose di richiamo è cruciale per proteggere meglio noi e chi ci sta accanto. Dopo l’ultimo parere di AIFA sarà possibile farla a 5 mesi dal completamento del primo ciclo. Vacciniamoci tutti per essere più forti”

La circolare del governo
È stata emanata la circolare del ministero della Salute che autorizza la somministrazione della terza dose del vaccino anti Covid già dopo 5 mesi dall’ultima dose. Il provvedimento andrà in Gazzetta Ufficiale martedì 22 novembre per entrare in vigore mercoledì.

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“Tenuto conto dell’attuale condizione di aumentata circolazione virale e ripresa della curva epidemica – si legge nella circolare – e in un’ottica di massima precauzione, si rappresenta che, a partire dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della relativa determina a cura di Aifa, nell’ambito della campagna di vaccinazione anti-Sars-CoV-2/Covid-19, l’intervallo minimo previsto per la somministrazione della dose “booster” (di richiamo) con vaccino a m-RNA, alle categorie per le quali è già raccomandata (inclusi tutti i soggetti vaccinati con una unica dose di vaccino Janssen) e nei dosaggi autorizzati per la stessa (30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty di Pfizer/BioNTech; 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax di Moderna), è aggiornato a cinque mesi (150 giorni) dal completamento del ciclo primario di vaccinazione, indipendentemente dal vaccino precedentemente utilizzato”.

La circolare, firmata dal direttore generale della prevenzione Gianni Rezza, ricorda infine “la possibilità, nell’ambito della medesima seduta vaccinale, di cosomministrare un vaccino a m-Rna anti-SARS-CoV-2/Covid-19 (sia in caso di ciclo primario che di richiamo) e un vaccino antinfluenzale, nel rispetto delle norme di buona pratica vaccinale”.

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