Lo sfogo di Di Maio: "Salvini fece saltare slealmente il Governo, tra un mojito e l'altro"
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Lo sfogo di Di Maio: "Salvini fece saltare slealmente il Governo, tra un mojito e l'altro"

Il ministro degli Esteri: ""Non ho mai chiamato Berlusconi in vita mia, forse sono l'unico. Lo chiamerei, ora, solo per dirgli di stare attento a Salvini e Meloni"

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29 Ottobre 2021 - 09.42


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La scelta di far saltare il Governo, Di Maio, non gliel’ha mai perdonata a Salvini, che quell’estate diede il meglio (del peggio) di sé, tra party e cocktails in discoteca.
“Io e Salvini insieme scegliemmo Conte, che ora è leader della mia forza politica. Quindi non posso che essere contento del percorso insieme. Sono meno contento della mancata lealtà di Salvini. Che dopo che per un anno aveva detto a me e a Conte andiamo avanti per cinque anni, poi ha fatto saltare il governo tra un mojito e l’altro al Papete”.
Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio intervenendo ad Agorà su Rai tre.
Poi, su Berlusconi: “Non ho mai chiamato Berlusconi in vita mia, forse sono l’unico. Oggi vorrei chiamarlo per dirgli stai attento ai tuoi compagni di percorso, a Salvini e Meloni”, ha detto Di Maio, riconoscendo il “vero senso di genuinità con cui Berlusconi vuole andare al Quirinale”.
Parlando della manovra Di Maio ha sottolineato che “vengono finanziati in maniera strutturale 1,5 miliardi di euro l’anno fino al 2026 per l’export. Quest’anno, il 2021, è un anno importante perché segniamo il record di sempre di export Made in Italy nel mondo”. Questo dato, ha aggiunto, “significa più lavoro in Italia e più prodotti Made in Italy nel mondo”. “Le imprese che vanno all’estero sanno che hanno ogni anno 1,5 miliardi di euro di finanza agevolata”, ha spiegato.
Quanto al “reddito di cittadinanza” è “un tema di dibattito, come è giusto”. Si tratta di “una misura rifinanziata dal governo Draghi” ha ricordato, augurandosi che “ora il dibattito si chiuda”.
Riguardo alla pandemia Di Maio ha osservato che “in Italia si parla di terza dose e l’Africa ha solo il 2 per cento di cittadini vaccinati con la prima”. “Il virus non ha confini” e per questo “dobbiamo aiutare a vaccinare tutto il mondo” ha detto il ministro degli Esteri.

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