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Sala tuona contro Bernardo: "Chi non è antifascista non è degno di guidare Milano"

Il sindaco critica il candidato primo cittadino per la destra che ha detto di non distinguere le persone tra fascisti e antifascisti

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala

globalist Modifica articolo

14 Agosto 2021 - 11.02


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Bene, basta con l’ambiguità della destra sulla criminale dittatura fascista. È come se un domani, magari in Iraq, il candidato sindaco di Mosul dovesse dire che non distingue tra simpatizzanti dell’Isis e chi l’Isis l’ha combattuto.

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“Sono convinto in modo assoluto che chi non ha il coraggio di dichiararsi antifascista non sia degno di guidare la nostra città, Medaglia d’oro della Resistenza”.

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 Lo dice il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in un post su Instagram, facendo riferimento alle parole del suo sfidante alle prossime amministrative, Luca Bernardo, che ieri ha detto di non distinguere le persone tra fascisti e antifascisti.

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In vista delle elezioni di ottobre, spiega Sala, “a lui e agli altri ho deciso di non rispondere mai. Porterò avanti le mie idee e poi decideranno i milanesi chi più è degno di guidare Milano fino al 2026.

Ma in questa occasione non posso esimermi dal dire la mia. Sono convinto in modo assoluto che chi non ha il coraggio di dichiararsi antifascista non sia degno di guidare la nostra città, Medaglia d’oro della Resistenza. Certi valori – aggiunge -non sono mode, sono il frutto del sacrificio di nostri concittadini per garantire la democrazia contro ogni forma di dittatura. Di cui godiamo anche oggi”, è la riflessione del primo cittadino.

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