De Magistris critica Catello Maresca: "Un magistrato che fa incontri elettorali, cosa mai vista"

In vista del rinnovo della giunta comunale e dell’elezione del sindaco, il cui voto amministrativo è stato spostato in autunno per decreto a causa del Covid, A Napoli è nata una querelle elettorale non di poco conto tra Luigi De Magistris, attuale sindaco della città partenopea e il probabile candidato a prendere il suo posto in caso di vittoria, il sostituto procuratore generale Catello Maresca.
“Non esiste nella storia della magistratura un magistrato che è candidato a sua insaputa, invece noi abbiamo Maresca che la mattina va, credo, a lavorare in Procura e poi fa incontri elettorali”, ha tuonato De Magistris.
“Tutti sanno che è candidato – ha aggiunto de Magistris – ma ufficialmente non è candidato, io credo che questa sia una cosa assolutamente inconcepibile.
Non è solo una cosa che non si dovrebbe fare, non si dovrebbe nemmeno pensare.
Un magistrato della Procura, con tutte le notizie che ha, con la carica di soggezione che può avere nei confronti di tante persone che incontra, fa incontri con la toga addosso come potenziale candidato, però non annuncia la candidatura perché altrimenti si aprirebbe una pratica sicuramente di trasferimento, tant’è che il Csm ha detto che non c’è materia da contendere perché non è candidato, ma tutti sappiamo che sta facendo decine e decine di incontri”.
Secondo de Magistris “questo non sta ledendo solo l’immagine di Maresca, questo sta mettendo in difficoltà la stessa credibilità della magistratura intera.
Mi auguro che prima o poi si chiarisca: se si vuole candidare si candidi e si metta in aspettativa, anche se – ha sottolineato de Magistris – anche candidarsi in una città dove hai fatto il pm fino al giorno prima non è opportuno.
Io il pm l’ho fatto, il pm apre un osservatorio su tutti, non è come il giudice che decide la causa.
Il pm apre un osservatorio e osserva tutti, e non è molto opportuno che chi ha osservato tutti fino al giorno prima si candidi nel luogo dove ha osservato tutti.
La trovo una cosa che appanna molto i rapporti tra magistratura e politica”, ha concluso De Magistris.