Caos vaccini in Lombardia, il Pd: "Un disastro a firma Moratti, Fontana e Bertolaso"
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Caos vaccini in Lombardia, il Pd: "Un disastro a firma Moratti, Fontana e Bertolaso"

Così in una nota il capogruppo del Pd in Lombardia Fabio Pizzul e il consigliere Pietro Bussolati, nel giorno dell'udienza dell'amministratore unico della società che ha gestito la prenotazione online per il vaccino ARIA

Moratti, Fontana e Bertolaso
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25 Marzo 2021 - 18.23


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Il capogruppo del Pd in Lombardia Fabio Pizzul e il consigliere Pietro Bussolati, in una nota hanno commentato con parole dure l’audizione dell’amministratore unico della società che ha gestito la prenotazione online per il vaccino ARIA, Lorenzo Gubian, che si è tenuta oggi in Commissione bilancio: “I disservizi I disservizi dell’azienda di Regione Lombardia Aria sulle vaccinazioni contro il Covid sono “un disastro conclamato di cui sono responsabili Fontana, Moratti e Bertolaso. Ora intervenga Figliuolo”.
“Oggi è emerso chiaramente – hanno osservato i consiglieri dem – che l’assessore Moratti e Bertolaso hanno fatto pressioni per scartare Posteitaliane e adottare Aria, nonostante la società avesse già evidenziato le criticità. La società ha avuto problemi evidenti sotto gli occhi di tutti, ma a pagare è stato il Consiglio di amministrazione in scadenza e non il direttore generale, responsabile di tutte le operazioni, che, anzi, è stato promosso amministratore unico”.
“Salvini – hanno continuato Pizzul e Bussolati – continua a ripetere che ‘chi ha sbagliato deve pagare’, ma la verità è che i veri responsabili sono tutti ancora al loro posto. Ora si dovranno pagare i costi di un sistema che ha prodotto problemi enormi, quando si poteva disegnare un piano vaccinale compatibile con l’offerta di Poste che era gratuita. La responsabilità contabile di Fontana, Moratti e Bertolaso è evidente e si aggiunge a quella sanitaria e sociale”.
“In audizione – hanno sottolineato i consiglieri dem – è stato chiarito che le prenotazioni degli over 80 continueranno a essere gestite dallo stesso sistema informatico e non da Posteitaliane, che resterà in funzione fino all`esaurimento della categoria. Il che significa che permarranno gli errori e i gravissimi disservizi che ogni giorno vediamo su tutto il territorio regionale. Questo nonostante in audizione sia stato ammesso che si tratta di un sistema esile e inadeguato ad una vaccinazione di massa. Viene tra l’altro così smentita la vicepresidente Moratti che il 7 marzo scorso garantiva che il sistema sarebbe stato sostituito, e non affiancato, entro 10 giorni”.
“Il necessario e peraltro rinviato passaggio a Posteitaliane- concludono Bussolati e Pizzul – dimostra che la Lega sbandiera l’autonomia ma è incapace di esercitarla quando messa alla prova e mette fine a 20 anni di propaganda. Serve che la Lombardia si faccia aiutare, chiediamo un intervento del generale Figliuolo. È necessario mettere mano a una situazione che è ormai fuori controllo”.

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