La becera provocazione di Matteo Salvini: "Omofobia? Allora facciamo anche la legge contro l'eterofobia"
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La becera provocazione di Matteo Salvini: "Omofobia? Allora facciamo anche la legge contro l'eterofobia"

Come al solito Matteo Salvini non ha capito nulla, o meglio finge di non aver capito nulla. Gli eterosessuali non sono una categoria a rischio e non serve una legge per difenderli.

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1 Luglio 2020 - 16.16


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“Se viene picchiata o perseguitata una persona, sia che sia omosessuale che eterosessuale, chi lo fa deve andare in galera – dice Matteo Salvini – Non capisco perché se vengo picchiato io deve essere diverso da un altro. Allora presentiamo anche una legge contro l’eterofobia”.
Come al solito Matteo Salvini non ha capito nulla, o meglio finge di non aver capito nulla. Gli eterosessuali non sono una categoria a rischio. Nessuno, in tutta la storia dell’umanità, è mai stato discriminato perché è eterosessuale. Se Matteo Salvini dovesse venire picchiato, ipotesi da lui stesso paventata, non sarà perché è omosessuale. Sarà stato per altri motivi, tutti punibili dalla legge. Ma le persone omosessuali e transessuali rischiano di venire picchiate per il solo motivo di indossare certi abiti, di baciare il loro compagno o la loro compagna, di essere semplicemente loro stesse. Questa è una cosa che Matteo Salvini finga di non capire. Gli omosessuali e i transessuali in Italia non sono considerati una categoria a rischio, il che nel 2020 è un’assurdità. Non con aggressioni di natura omofoba che accadono ogni giorno. 

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