E’ il giorno decisivo. Mancano poche ore e questa sera si conoscerà il nome del candidato premier tra Bersani e Renzi, giunti al secondo turno, dopo il voto di domenica scorsa. Urne aperte da questa mattina alle 8, fino alle 20. Ma sono pochi i ritardatari a cui è stata data la possibilità: 7094 le deroghe concesse agli elettori che vogliono votare al ballottaggio per le primarie, ma sono stati impossibilitati a registrarsi entro il 25 novembre. Ad annunciarlo è stato ieri il Comitato nazionale per le primarie del centrosinistra
Renzi ha votato alle 9.30: “Ho anticipato il voto per evitare problemi ai cittadini, con giornalisti e telecamere”. La scorsa domenica aveva partecipato alla maratona. Nemmeno questa volta mancherà lo sport: in programma partita di calcio. Voto e appuntamento serale alla Fortezza da Basso.
Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani è giunto alle 11,05 al seggio collocato nella sede dell’ex Circoscrizione 2 a Piacenza per esercitare il voto alle primarie del centrosinistra. Ai cronisti che lo hanno atteso all’ingresso ha detto: “Adesso mi fate votare tranquillo che ho già parlato tanto questi giorni. Oggi è una giornata di festa, poche chiacchiere”.
Ma è già polemica. “Dall’apertura dei seggi fino ad ora persistono in Toscana casi gravissimi, che mettono a rischio la validità del voto in numerosissimi seggi”. Lo afferma in una nota Nicola Danti, responsabile dei comitati per Renzi in Toscana, chiedendo “al coordinamento toscano delle primarie di intervenire immediatamente per ripristinare condizioni minime di legalità in tutta la regione”. “Per ora denunciamo una situazione intollerabile di disorganizzazione, speriamo – conclude Danti – che non si tratti di altro”. “In molti seggi fiorentini – spiega Danti – mancano i registri del primo turno, nel comune di Fivizzano sono stati impropriamente trattenuti i cedolini del 25 novembre e consegnati nuovi oggi, a Grosseto vengono segnalati numerosi casi di doppi elenchi”.
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