Nardella sul Covid: "Più vaccini e meno tamponi, la 'tamponite' sta diventando un'ossessione"
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Nardella sul Covid: "Più vaccini e meno tamponi, la 'tamponite' sta diventando un'ossessione"

Il sindaco di Firenze: "Vedere nelle farmacie della mia città file interminabili di persone che vanno a fare il tampone non è l'ideale"

Nardella sul Covid: "Più vaccini e meno tamponi, la 'tamponite' sta diventando un'ossessione"
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12 Gennaio 2022 - 11.51


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La variante Omicron del Covid ha scombussolato i piani e forse qualcosa va modificato negli atteggiamenti.

“Più vaccini e meno tamponi, penso che questa sia la strada maestra”. C’è, infatti, “una specie di ‘tamponite’, perché una cosa è utilizzare i tamponi per verificare la negativizzazione di chi si è infettato, altro è l’ossessione al ricorso ai tamponi. E vedere nelle farmacie della mia città file interminabili di persone che vanno a fare il tampone non è l’ideale”. In questo senso “ci sono altri Paesi, ad esempio la Spagna, che stanno adottando altre soluzioni”-

Parole del sindaco di Firenze, Dario Nardella, intervenendo a ‘Coffee break’, su La 7. 

Inoltre “se è vero, come prevede l’Oms, che si va verso un 50% della popolazione europea infettata, allora dobbiamo avere un approccio diverso. Quantomeno dobbiamo essere in grado di organizzare degli scenari e capire se con la variante Omicron la pandemia si trasformerà in un’epidemia, che è una cosa molto diversa”. Anche perché “gli scienziati ci dicono anche che le varianti continueranno, per questo dobbiamo essere capaci di pianificare”. Il primo cittadino, infine, allarga il raggio del proprio intervento attraverso il versante politico della questione: “Un posto letto in terapia intensiva costa molto, circa 2.000 euro al giorno. Un ospedalizzato medio 700 euro. Bisogna quindi insistere perché le persone si vaccinino evitando non tanto il contagio, perché abbiamo visto che Omicron è molto forte, ma le ospedalizzazioni”. 

Sulla campagna vaccinale, quindi, “l’ambiguità di alcuni soggetti politici riguardo ai no vax è gravissima. E il fatto che la Lega, che è in maggioranza, fosse contraria all’obbligo vaccinale è indicativo di questo”.

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