Prevista una grande produzione di vaccini da parte di Giappone e Usa con gli alleati del Quad (contro la Cina)
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Prevista una grande produzione di vaccini da parte di Giappone e Usa con gli alleati del Quad (contro la Cina)

Stati Uniti e Giappone finanzieranno 1 miliardo di fiale di vaccino, prodotte in India e distribuite dall'Australia per rifornire il sud est asiatico

Vaccino Janssen
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12 Marzo 2021 - 16.26


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Stati Uniti, Giappone, India e Australia hanno escogitato un piano per procurare 1 miliardo di dosi di vaccino Johnson&Johnson al sud est asiatico in modo tale da contrastare il covid in quelle zone.
Il presidente Joe Biden dovrebbe svelare oggi i dettagli dell’iniziativa, quando sarà convocata virtualmente la sua prima riunione tra i leader della “Indo-Pacific Quad” – acronimo di Quadrilateral Security Dialogue.
Secondo quanto riportato dal Financial Times, Washington e Tokyo finanzieranno la produzione in India, mentre l’Australia aiuterà nella distribuzione delle dosi.
Il piano è nato dopo settimane di diplomazia tra Kurt Campbell, massimo ufficiale della Casa Bianca per l’Indo-Pacifico, e gli ambasciatori delle varie nazioni in questione e deve ovviamente considerarsi non solo come un’iniziativa umanitaria per far fronte all’emergenza del Covid-19 ma, anche, come operazione geopolitica e strategica nei confronti di Pechino. 
Un’iniziativa “storica, strategicamente significativa”, l’ha definita un funzionario statunitense citato dal FT.
I quattro paesi hanno lavorato insieme già nel 2004, quando l’incombenza era l’emergenza dovuta al terremoto e tsunami nell’Oceano Indiano.
Nel 2007, poi, i paesi si sono allineati per promuovere una visione liberale dell’ Indo-Pacifico, ma erano in gran parte inattivi a causa della pressione cinese. Un’alleanza sostenuta anche dalla precedente amministrazione, statunitense, fortemente sponsorizzata da Donald Trump.
Michael Green, ex consigliere per l’Asia di George W. Bush, ha affermato che Joe Biden ha dovuto “reimpostare rapidamente la scacchiera” per trattare con la Cina, ma ha avvertito come per il presidente degli Stati Uniti non sia stato affatto facile, trovando di fronte a sé non pochi ostacoli.
Nella Conferenza sulla sicurezza di Monaco, durante la quale la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron hanno adottato approcci più morbidi con la Cina, Biden ha rafforzato la visione che “gli europei erano ancora ostinati” nell’elaborare una linea comune da adottare nei confronti di Pechino.
“Questa è stata la giocata più veloce sul tabellone e l’hanno fatto alla grande”, ha detto Green. “La fornitura di beni pubblici”, come i vaccini, “non è qualcosa che la Cina può chiamare contenimento, ma mostra i limiti dell’influenza di Pechino”.
La sfida per il Quad, quindi, è molto importante perché, se è vero che le alleanze sono state confermate e rinvigorite, allo stesso tempo non si può permettere di perdere questa sfida. “Se il Quad non può affrontare in modo costruttivo questi problemi, perderemo rapidamente rilevanza”. Un altro funzionario ha affermato come questa sarà l’occasione per parlare anche di altre tematiche, come il cambiamento climatico, le tecnologie emergenti nonché cruciali nella guerra cybernetica.
È da sottolineare come questa cooperazione arriva in un momento in cui i rapporti bilaterali tra i paesi del Quad e la Cina sono ai minimi o, per usare le parole di Benoit Hardy Chartrand, analista dell’Asia orientale presso la Temple University di Tokyo, “piuttosto tesi”.
Oltre ai dazi commerciali imposti da Washington negli ultimi anni, ci sono da registrare anche le sanzioni commerciali cinesi nei confronti di Canberra e lo scontro con le truppe indiane lungo la frontiera dell’Hymalaia degli ultimi mesi.
La prima differenza che fa comprendere quanta importanza rivesta questa alleanza è che i capi di Stato hanno preso il posto dei ministri degli Esteri, impegnati in questi anni in operazioni congiunte, come quelle militari nell’Oceano Indiano del novembre scorso. “Il fatto che il quad meeting ora sarà a livello di leader è certamente un esempio della serietà con cui e dell’importanza che tutti quattro i partner danno a questa partnership”, riferisce Chartrand ad Al Jazeera. 
Anche se nell’annuncio del vertice di oggi si è cercato di smorzare i toni e si sono concessi pochi riferimenti alla Cina sottolineando piuttosto, come ha affermato il ministero degli Esteri indiano, che la riunione  del Quad si concentrerà sulla ricerca di “aree pratiche di cooperazione per mantenere un regione Indo-Pacifico libera, aperta e inclusiva ”, è innegabile come dietro l’apparente distensione ci siano interessi strategici molto più importanti. Anche di un vaccino, forse.

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