Ragazza uccisa dall'eroina, il fidanzato: “Le ho iniettato io la dose letale”
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Ragazza uccisa dall'eroina, il fidanzato: “Le ho iniettato io la dose letale”

L’acquisto della droga era un regalo per il 18esimo compleanno: “Aveva voglia di provare e l’ho assecondata. Eravamo insieme, voglio capire perché è morta lei e io no”

Maria Chiara e il fidanzato
Maria Chiara e il fidanzato
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14 Ottobre 2020 - 08.13


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Sentito al cellulare da “Repubblica”, il fidanzato di Maria Chiara, la ragazza morta per overdose di eroina, cerca di difendersi: “Non ho nulla da nascondere. E’ vero che faccio uso di sostanze stupefacenti ed è vero che quella dose di eroina a Maria Chiara l’ho fatta io. Lei aveva voglia di provare, l’ha voluto fare e io l’ho assecondata. Se non lo faceva con me l’avrebbe fatto con qualcun altro”. 

Il ragazzo ora è accusato di omicidio preterintenzionale della fidanzata, morta per un’overdose di eroina: 20 euro divisi a metà, regalo del fidanzato per il suo 18esimo compleanno.

“Voglio sapere anch’io come è morta. Anch’io ho preso quella stessa roba e non mi è successo niente. Ho comprato una dose a 20 euro e l’ho divisa in due, una più piccola e una più grande. Ce la siamo fatti a Roma, poi siamo tornati, lei è andata a farsi un aperitivo con le amiche, e poi siamo stati qui a farci una birra e siamo andati a dormire. La notte aveva il respiro pesante, russava, ma era normale. Solo la mattina verso le 9 quando l’ho chiamata per andare al bar visto che a casa non c’era caffè ho visto che era bianca, l’ho trascinata in bagno e ho provato a rianimarla. Io non lo so se era viva, io non l’ho mai visto un morto. E poi ho chiamato il 118…”

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