Il fidanzato di Saman rivela: "Tentò di uccidersi quando seppe di dover sposare il cugino"
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Il fidanzato di Saman rivela: "Tentò di uccidersi quando seppe di dover sposare il cugino"

A "Chi l’ha visto", Ayub Saqib mostra l’abito da sposa che comprò insieme a Saman e l'anello che le regalò: "Spero sia ancora viva"

Il fidanzato di Saman Abbas
Il fidanzato di Saman Abbas
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8 Luglio 2021 - 14.07


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La speranza di ritrovare Saman ancora viva è praticamente nulla, ma neanche i tentativi di ritrovamento del cadavere della ragazza sono andati a buon fine e si contiuna a cercare senza sosta. 
Nel tentativo disperato di opporsi al matrimonio combinato con un cugino Saman Abbas, la ragazza pakistana di 18 anni scomparsa da oltre due mesi a Novellara, aveva anche provato a togliersi la vita. Correva il marzo 2020 e la giovane aveva ingerito dei farmaci: a raccontarlo ai microfoni di “Chi l’ha visto” è stato Ayub Saqib, il fidanzato della giovane.
Durante la puntata andata in onda il 7 luglio su Rai 3, il ragazzo ha mostrato alle telecamere il vestito da sposa che avevano comprato assieme in Pakistan e l’anello regalato alla sua innamorata. “Spero che non sia stata uccisa e che sia stata rapita e ancora viva”, ha affermato Ayub che, assistito dall’avvocato Falleti, ipotizza che la 18enne possa essere stata portata via da due persone, tra cui una donna. Un’ipotesi che però al momento non risulta supportata dagli atti dell’indagine.
Ayub Saqib dovrà ripetere queste parole durante l’incidente probatorio del 23 luglio, fissato dopo che il gip reggiano Luca Ram ha accolto la richiesta del pm titolare dell’inchiesta Laura Galli, che vuole ascoltare il giovane urgentemente. 
Intanto, secondo gli aggiornamenti delle scorse ore, il Ministero della Giustizia ha disposto l’inserimento del padre e della madre di Saman nella banca dati Interpol, che equivale ad una richiesta di arresto provvisorio, ovunque siano localizzati. Una volta individuati o arrestati dalle autorità di polizia locali, il Ministero della Giustizia potrà inoltrare la domanda di estradizione. Lo si apprende da fonti dello stesso ministero.
Nella giornata di domani, venerdì 9 luglio, il tribunale del Riesame di Bologna deciderà sulla misura cautelare di Ikram Ijaz, cugino della 18enne. Il 28enne si trova in carcere a Reggio Emilia dopo essere stato arrestato il 29 maggio scorso in Francia mentre stava tentando di raggiungere la Spagna in autobus, poi consegnato il 9 giugno alle autorità italiane. Ijaz era comparso nel video delle telecamere di sorveglianza che lo riprendevano – assieme allo zio e all’altro cugino – mentre con le pale si dirigevano verso i campi: secondo l’accusa e stando a quanto ipotizzato dagli inquirenti, presumibilmente per scavare la buca dove seppellire il corpo della ragazza. 
Ad inquirenti e magistrati il 28enne ha sempre detto di essere estraneo alla morte della ragazza, della quale corpo ancora non si trova nonostante le incessanti ricerche nei campi agricoli, sotto le serre, tra le porcilaie e i canali della zona attorno all’abitazione degli Abbas.

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