Il capo scout si sposa con il suo compagno: il parroco lo invita a dimettersi
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Il capo scout si sposa con il suo compagno: il parroco lo invita a dimettersi

Nozze gay in un paese del goriziano e il prete reagisce: non può più fare l'educatore

Luca Bortolotto e Marco Di Just
Luca Bortolotto e Marco Di Just
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6 Giugno 2017 - 08.11


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Un’altra storia di discriminazione che farà discutere, anche se qualcuno la vedrà con occhi diversi perché per alcuni – purtroppo- un gay non può essere in quanto tale un buon educatore.
Uno dei capi scout di un centro del goriziano si è unito civilmente con il compagno e il parroco lo invitato a lasciare l’incarico in quanto “non ci sono più le condizioni per svolgere il ruolo di educatore”.
Un episodio accaduto a Staranzano, piccolo comune in provincia di Gorizia, dove sabato scorso si è svolta la cerimonia di unione civile tra il consigliere comunale Luca Bortolotto e Marco Di Just, uno dei capi scout del gruppo Agesci locale. Il parroco del paese, don Francesco Fragiacomo, non l’ha presa bene ed ha informato l’arcivescovo di Gorizia. Il suo sfogo si può leggere nel bollettino parrocchiale: “Nella Chiesa – sottolinea – tutti sono accolti, ma le responsabilità educative richiedono alcune prerogative fondamentali, come condividere e credere, con l’insegnamento e con l’esempio, le finalità della Chiesa nei vari aspetti della vita cristiana. Sulla famiglia la Chiesa annuncia la grandezza e bellezza del matrimonio tra un uomo e una donna. Come cristiani siamo chiamati ad annunciare il modello di famiglia indicata da Gesù”.
E in nome del “modello di famiglia” il capo scout è stato sospeso. Chissà se il vescovo vorrà rimediare all’eccesso di zelo del parroco e magari tenere in considerazione solo le qualità da capo scout del ragazzo, indipendentemente da altre considerazioni.

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