Neonata lasciata nella culla termica di una chiesa a Bari: l'emozione del parroco
Top

Neonata lasciata nella culla termica di una chiesa a Bari: l'emozione del parroco

Una neonata è stata ritrovata di prima mattina nella culla termica della parrocchia dedicata a San Giovanni Battista, nel quartiere Poggiofranco di Bari

Neonata lasciata nella culla termica di una chiesa a Bari: l'emozione del parroco
Don Antonio Ruccia davanti alla culla termica
Preroll

globalist Modifica articolo

23 Dicembre 2023 - 15.30


ATF

Una neonata è stata ritrovata di prima mattina nella culla termica della parrocchia dedicata a San Giovanni Battista, nel quartiere Poggiofranco di Bari. È stata una scoperta inaspettata per il parroco, don Antonio Ruccia, il quale è stato allertato dal suono del suo cellulare, collegato al sensore della culla. La bimba, di appena pochi giorni, si trova in buone condizioni di salute e è ora sotto le cure del reparto di Neonatologia del Policlinico di Bari per gli opportuni accertamenti.

La culla, istituita nel 2014, ha visto il suo utilizzo per la prima volta tre anni fa, nel luglio di un anno passato, quando un bambino, in seguito battezzato Luigi, fu collocato dai suoi genitori. Accanto a lui c’era un biglietto dettagliante le sue abitudini e caratteristiche.

“Si chiamerà Maria Grazia”, annuncia il parroco, don Antonio Ruccia, riguardo alla neonata lasciata nella culla termica della parrocchia di San Giovanni Battista. “Quando i carabinieri mi hanno chiesto il nome, ho scelto Maria Grazia, come la Madonna, auspicando che accompagni questa piccola per tutta la vita”, condivide don Antonio, che ha accolto la neonata tra le sue braccia. L’abbandono della bambina sembra essere avvenuto con grande discrezione.

“Neppure la portiera del palazzo che ha visuale sul gabbiotto con la culla si è accorta di nulla”, afferma il sacerdote, evidenziando che “per due giorni ho notato la culla aperta. Potrebbe significare tutto o niente, ma immagino la forza d’animo e il dolore di chi ha deciso di lasciare la piccola”. Secondo le procedure, don Antonio ha presentato una denuncia e il Tribunale per i minorenni è stato informato della situazione.

Native

Articoli correlati