Ucraina, perché viaggiamo inconsciamente verso la terza guerra mondiale
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Ucraina, perché viaggiamo inconsciamente verso la terza guerra mondiale

Oggi con i tanks Nato, domani probabilmente con i caccia, dopodomani forse con l’invio di truppe. Kiev annuncia trionfalmente l’escalation e dice: “Ora possiamo arrivare al Cremlino”.

Ucraina, perché viaggiamo inconsciamente verso la terza guerra mondiale
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Claudio Visani Modifica articolo

25 Gennaio 2023 - 18.21


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Quindi Stati Uniti e Europa hanno deciso di andare allo scontro diretto con la Russia. Oggi con i tanks Nato, domani probabilmente con i caccia, dopodomani forse con l’invio di truppe. Kiev annuncia trionfalmente l’escalation e dice: “Ora possiamo arrivare al Cremlino”.

La prima regola del manuale di guerra del generale Montgomery: “Mai marciare su Mosca; ci hanno provato in tanti, Napoleone e Hitler, e non è andata bene”, è stata dimenticata.

Ok, l’aggressore è Putin, l’invasione dell’Ucraina è un crimine contro l’umanità, ma abbiamo dimenticato che questa è anche una guerra tra opposti imperialismi e che nel mezzo, come vittime sacrificali, ci sono gli ucraini ma c’è anche l’Europa, ci siamo anche noi.

Parliamo solo di armi, non facciamo un solo vero tentativo per arrivare al cessate il fuoco, a una tregua, a un compromesso ragionevole per la pace. Per non essere sudditi di uno degli imperi. Viaggiamo incoscientemente verso la terza guerra mondiale ma noi, sempre citando il titolo di un film di Pif, “come stronzi restiamo a guardare”.

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Le ultime ore

“Gli Stati Uniti pronti a inviare gli Abrams M1, punta di diamante dell’equipaggiamento militare a stelle e strisce, mentre la Germania fornirà i Leopard finora negati. Saranno 80 i carri armati che gli alleati europei della Nato consegneranno a Kiev entro marzo.

Intanto il governo italiano ha incassato il sì alla proroga degli aiuti militari fino al 31 dicembre 2023”.

“Kiev: Inevitabile un’escalation della guerra in Russia. Ora possiamo arrivare anche al Cremlino. Non stiamo attaccando la Russia, ma i russi, anche nelle grandi città, potranno sentire la guerra. Saranno effettuati attacchi diversi contro obiettivi diversi. Città come Mosca, San Pietroburgo, Ekaterinburg che pensano di vivere in una realtà diversa, vedranno questo”.

Mosca: “Questa decisione porta il conflitto a un nuovo livello. L’Europa non è interessata a una soluzione diplomatica alla crisi ucraina. È pronta invece all’escalation permanente con l’invio illimitato al regime di Kiev di armi sempre più letali. Le linee rosse sono state superate. L’Europa deve svegliarsi urgentemente dal suo sonno letargico, perché gli Usa la stanno trascinando in una grande guerra”.

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