Un corrispondente di guerra russo si toglie la vita: aveva raccontato gli orrori di Avdiivka
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Un corrispondente di guerra russo si toglie la vita: aveva raccontato gli orrori di Avdiivka

La notizia arriva dal fronte delle battaglie più sanguinose dell'attacco russo all'Ucraina. A togliersi la vita Andrei Morozov, corrispondente di guerra conosciuto come Murz.

Un corrispondente di guerra russo si toglie la vita: aveva raccontato gli orrori di Avdiivka
Andrei Morozov
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21 Febbraio 2024 - 15.13


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Ha annunciato su Telegram che si sarebbe tolto la vita, e lo ha fatto, sparandosi. La notizia arriva dal fronte delle battaglie più sanguinose dell’attacco russo all’Ucraina. A togliersi la vita Andrei Morozov, corrispondente di guerra conosciuto come Murz.

Morozov teneva un canale telegram denominato “Ci scrivono da Ioannina”. Impressionano le ragioni del suicidio, questa mattina la notizia è data da diverse fonti e dall’avvocato Maxim Pashkov, che aveva parlato col “corrispondente militare”.

Tutto si è consumato nel giro di poche ore, ieri Morozov aveva caricato sul suo canale telegram un video nel quale diceva che la conquista di Avdeevka era costata alla Russia un numero altissimo di vite umane: 16mila morti, oltre che centinaia di mezzi militari distrutti. Il Comando militare lo aveva costretto a cancellare la denuncia. Nelle ore immediatamente successive alla pubblicazione, Morozov era stato pesantemente attaccato dal fuoco di fila dei propagandisti vicini al Cremlino che lo avevano accusato di “falsità e calunnie”. In particolare l’intervento più pesante, quello che ha fatto scattare l’ordine di cancellare la denuncia, era stato quello di Vladimir Rudol’fovic Solov’ev, potente giornalista e conduttore televisivo, considerato megafono di Vladimir Putin. Giornalista noto per essere, da 20 anni, il conduttore di “Domenica sera”, programma di punta di Russia1.

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Prima di togliersi la vita, Morozov ha pubblicato una sorta di testamento, e un appello al procuratore capo militare, in cui segnalava una grave carenza di armi, perdite, mancanza di assistenza medica a chi combatte sul fronte ucraino.

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