Il governo di Tel Aviv ha perso la testa e ormai pensa solo alla rappresaglia e alla punizione collettiva, disinteressandosi se si tratta di crimini di guerra e contando sul silenzio assenso dell’Occidente. Non solo: i massacri fatti e quelli che si stanno per fare alimenteranno un’ondata di indignazione e odio internazionale che si può trasformare nel detonatore del terrorismo internazionale
“Se Israele non vince questa guerra si diffonderà il male. Per questo la nostra sarà la vittoria del bene sul male”. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu nel suo discorso alla nazione. “Abbiamo il sostegno di tutta la comunità internazionale”.
Netanyahu: “A fine guerra anch’io dovrò rispondere del fallimento”
“Dopo la guerra anche io dovrò dare risposte” sull’attacco di Hamas del 7 ottobre. “C’è stato qui un fallimento terribile. Lo indagheremo fino in fondo. In questo momento il mio obiettivo è una vittoria totale”. Lo ha ribadito il premier israeliano Benyamin Netanyahu aggiungendo che ora il Paese è unito, nonostante le polemiche passate sulla riforma giudiziaria, “che ora non è più all’ordine del giorno”.
