Chi è Jean-Luc Melenchon: l'esponente della sinistra radicale vincitore dei ballottaggi che hanno affossato Le Pen
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Chi è Jean-Luc Melenchon: l'esponente della sinistra radicale vincitore dei ballottaggi che hanno affossato Le Pen

Melenchon è stato vice capo della regione dell'Essonne, a sud di Parigi dal 1998 al 2004 e vice ministro del ministero dell'Istruzione dal 2000 al 2002. Ha rotto con il partito socialista nel 2008

Chi è Jean-Luc Melenchon: l'esponente della sinistra radicale vincitore dei ballottaggi che hanno affossato Le Pen
Jean-Luc Melenchon
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7 Luglio 2024 - 23.53


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 Prima che altri leader di quell’alleanza potessero dire la loro, Jean-Luc Melenchon è salito sul palco per chiedere che fosse chiamato a governare il Paese. Chiedendo di incassare quella vittoria che i primi sondaggi sulle elezioni legislative francesi hanno dato alla sinistra del Nuovo Fronte Popolare.

Il 72enne leader di France Insoumise è fan dell’ex leader venezuelano Hugo Chavez e del cubano Fidel Castro e ha sempre spaventato mercati e investitori ogni volta che si è avvicinato al potere. Noto per i suoi discorsi infuocati, spesso senza un gobbo o appunti e usando il suo caratteristico mix di umorismo e rabbia, il leader di sinistra radicale sostenuto dai comunisti spesso intrattiene le folle con i mali dei «mercati estremi che trasformano sofferenza, miseria e abbandono in oro e denaro». In passato ha accennato alla Francia come a un Paese «con un’enorme ricchezza mal distribuita».

Figlio di un impiegato delle poste e di un’insegnante, entrambi discendenti di spagnoli e italiani emigrati nell’Algeria francese a cavallo del secolo, Melenchon nacque a Tangeri, oggi Marocco, quando era ancora zona internazionale. Trasferitosi in Francia all’età di 11 anni, ha studiato filosofia e svolto vari lavori, tra cui giornalista e correttore di bozze, e si è dedicato alla politica trotskista. Entrato nel Partito Socialista nel 1976 all’età di 25 anni, è stato eletto a vari incarichi legislativi regionali, nazionali ed europei.

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Melenchon è stato vice capo della regione dell’Essonne, a sud di Parigi dal 1998 al 2004 e vice ministro del ministero dell’Istruzione dal 2000 al 2002. Ha rotto con il partito socialista nel 2008, affermando che stava diventando troppo favorevole alle aziende. Nel 2016 ha fondato France Insoumise e nel 2022 si è candidato alla presidenza, per la terza volta.

Figura considerata controversa per alcune posizioni e affermazioni che gli hanno portato accuse – da lui respinte – di antisemitismo, populismo e di promuovere teorie del complotto, con il risultato delle legislative Melenchon è tornato protagonista in Francia, invocando subito il mandato per formare un nuovo governo.

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