La Ue: "Navalny lentamente assassinato da Putin e dal suo regime"
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La Ue: "Navalny lentamente assassinato da Putin e dal suo regime"

Lo scrivono in una nota congiunta la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e l'Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell.

La Ue: "Navalny lentamente assassinato da Putin e dal suo regime"
Alexei Navalny
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16 Febbraio 2024 - 18.09


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Accuse durissime: Alexei Navalny «è stato lentamente assassinato dal presidente Putin e dal suo regime, che non temono altro che il dissenso del proprio popolo. Non risparmieremo alcuno sforzo per chiedere conto alla leadership politica e alle autorità russe. Chiediamo alle autorità russe di stabilire tutti i fatti riguardanti la morte di Navalny. La Russia deve rilasciare immediatamente tutti gli altri prigionieri politici». Lo scrivono in una nota congiunta la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell.

«Siamo scioccati e addolorati dalle notizie di oggi sulla morte del politico dell’opposizione russa Alexei Navalny. I nostri pensieri vanno a sua moglie Yulia Navalnaya, alla sua famiglia e a tutti coloro che in Russia e altrove credono in un futuro democratico e pacifico per la Russia. Onoreremo la sua memoria come combattente per la libertà», scrivono i vertici Ue.

«Alexei Navalny ha dimostrato incredibile coraggio e determinazione per tutta la sua vita. È tornato coraggiosamente in Russia dopo un atroce tentativo di omicidio. Ha dato speranza ai democratici e alla società civile in Russia, motivo per cui così tante persone da tutto il paese si sono unite alle sue azioni e hanno ascoltato i suoi messaggi.

«Le autorità russe hanno risposto alle sue legittime attività politiche e anticorruzione con misure motivate politicamente, mandandolo in una colonia penale a regime severo lontano da Mosca, inaccessibile alla sua famiglia, ai suoi amici e agli osservatori, e hanno vessato i suoi avvocati», sottolineano von der Leyen e Borrell, che aggiungono: «Abbiamo ripetutamente invitato la Russia a garantire la sua sicurezza e salute e abbiamo espresso la nostra preoccupazione per i suoi ripetuti maltrattamenti, le misure disciplinari ingiustificate e illegali e le molestie equivalenti a torture fisiche e psicologiche da parte delle autorità carcerarie».

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