Israele: il gabinetto di guerra diviso sull'accordo con Hamas per il rilascio degli ostaggi
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Israele: il gabinetto di guerra diviso sull'accordo con Hamas per il rilascio degli ostaggi

Gabinetto di guerra israeliano diviso su un accordo con Hamas per il rilascio degli ostaggi. Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa, Yoav Gallant fanno i falchi

Israele: il gabinetto di guerra diviso sull'accordo con Hamas per il rilascio degli ostaggi
Famiglie degli ostaggi rapiti da Hamas
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15 Gennaio 2024 - 15.36


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Gabinetto di guerra israeliano diviso su un accordo con Hamas per il rilascio degli ostaggi. E’ quanto scrive oggi Haaretz, riferendo sulla riunione tenuta sabato scorso dal gabinetto che ha rivelato “ancora una volta” la forte divergenza di posizioni.

Da una parte il premier, Benjamin Netanyahu, e il ministro della Difesa, Yoav Gallant, entrambi del partito al governo Likud, che insistono sulla necessità di una pressione militare su Hamas per arrivare a un nuovo accordo; dall’altra i due ministri del Partito di Unità Nazionale, Benny Gantz e Gadi Eisenkot, pronti invece a valutare nuove idee che possano portare subito a un accordo che garantisca il rilascio di tutti gli ostaggi, a fronte dei rischi alla loro vita.

Secondo quanto riferito al quotidiano da una fonte, nella riunione di sabato Netanyahu e Gallant hanno sostenuto che fermare le operazioni militari prima di aver messo fine al controllo di Hamas sulla Striscia di Gaza minerebbe gli interessi di sicurezza di Israele. Più volte, nelle scorse settimane, il gruppo estremista palestinese ha dichiarato che non sottoscriverà alcun accordo prima della cessazione delle ostilità.

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Una fonte governativa ha riferito ad Haaretz che fino ad oggi la mediazione portata avanti da Qatar ed Egitto su un possibile accordo non ha portato alcun esito, spiegando che le proposte presentate non soddisfano le richieste israeliane. I colloqui sono ancora in corso, ma i mediatori non sono ancora riusciti a mettere a punto una proposta che colmi le distanze tra Hamas e Israele, secondo Haaretz.

Perchè se Hamas vuole la fine ai combattimenti a Gaza, Israele punta invece a un accordo umanitario limitato. Tuttavia, ha aggiunto il quotidiano, alcuni politici punterebbero a idee “fuori dagli schemi” per salvare le prospettive di un accordo e incoraggiare Hamas a cooperare.

Nel suo intervento alla manifestazione a Tel Aviv per i 100 giorni dall’attacco del 7 ottobre scorso, il leader dell’opposizione, Yair Lapid, ha dichiarato che Israele “può uccidere Yahya Sinwar (leader di Hamas a Gaza, ndr) anche a febbraio”, mentre “gli ostaggi devono essere riportati a casa ora”.

L’opposizione, ha aggiunto, sosterrà ogni iniziativa e ogni accordo: “Non diremo che avremmo fatto un accordo migliore, non ci metteremo contro se questo li porta a casa, otterrete il più ampio appoggio possibile da parte nostra”.

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