Sabato gli slovacchi hanno iniziato a votare in un’elezione parlamentare combattuta tra l’ex primo ministro di sinistra (ora su posizioni populiste che in politica interna si avvicinano alla destra polacca) Robert Fico, che si è impegnato a porre fine agli aiuti militari alla vicina Ucraina, e i liberali filo-occidentali.
I sondaggi finali hanno mostrato i due partiti in parità, con il vincitore che dovrebbe avere la prima possibilità di provare a formare un governo per sostituire l’amministrazione provvisoria che governa il paese di 5,5 milioni di abitanti da maggio.
Un governo guidato da Fico significherebbe che la Slovacchia si unirebbe all’Ungheria come paese dell’UE che mette in discussione il consenso del blocco sul sostegno all’Ucraina, proprio mentre l’Unione Europea cerca di mantenere l’unità nell’opporsi all’invasione della Russia.
Fico si aggiungerebbe anche a un blocco di stati ex comunisti dell’est con governi pubblicamente ostili al liberalismo, insieme al nazionalista polacco PiS, che dovrà affrontare le elezioni il mese prossimo, sebbene la Polonia rimanga filo-ucraina. Un governo Progresivne Slovensko (Slovacchia progressista, PS) manterrebbe la rotta in politica estera, mantenendo il forte sostegno della Slovacchia all’Ucraina e collocando il paese in un campo pro-integrazione e liberale nell’UE su questioni come il voto a maggioranza per rendere il blocco più forte. politiche verdi e flessibili e diritti LGBT.
Si prevede che né lo SMER-SSD (Direzione Socialdemocrazia slovacca) di Fico né il PS, guidato dal vicepresidente del Parlamento europeo Michal Simecka, otterranno la maggioranza, il che significa che il futuro governo dipenderà probabilmente dai risultati di oltre una mezza dozzina di partiti minori. , dai libertari agli estremisti di estrema destra.
Le elezioni slovacche sono anche interessanti perché la disinformazione russa ha inondato i social di fake news alle quali gran parte degli elettora sembra aver dato credito.
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