A Johannesburg riunione dei Brics: obiettivo contrastare l'egemonia occidentale
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A Johannesburg riunione dei Brics: obiettivo contrastare l'egemonia occidentale

I leader dei Paesi membri dei Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) si riuniscono a Johannesburg, Sudafrica, con l'obiettivo di rafforzare il loro peso geopolitico ed economico.

A Johannesburg riunione dei Brics: obiettivo contrastare l'egemonia occidentale
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21 Agosto 2023 - 09.23


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I leader dei Paesi membri dei Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) si riuniscono a Johannesburg, Sudafrica, con l’obiettivo di rafforzare il loro peso geopolitico ed economico.

L’unione rappresenta quasi un quarto della ricchezza mondiale (23%), coinvolge il 42% della popolazione globale e rappresenta oltre il 16% del commercio internazionale.

Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ospiterà il presidente cinese Xi Jinping, il primo ministro indiano Narendra Modi e il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva al XV vertice annuale.

Tuttavia, il presidente russo Vladimir Putin parteciperà in modo remoto, poiché è soggetto a un mandato di arresto dalla Corte Penale Internazionale, il che impedisce la sua presenza fisica nel paese. Al suo posto, il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, parteciperà agli incontri a Johannesburg.

I Paesi Brics sono molto diversi tra di loro – politicamente ed economicamente – ma hanno una visione che li accomuna: quella di un mondo in cui l’egemonia dei Paesi occidentali più potenti si sta rapidamente erodendo, tra guerra (in Ucraina e non solo) e continui scossoni economici, lasciando spazio alla loro forza emergente. Un contesto in cui sperano di fare il salto di qualità, arrivando a contare molto di più, sfidando il colosso del G7 – particolarmente inviso a Russia e Cina – con l’aiuto dei tanti paesi del sud del Mondo che si sentono perennemente esclusi dalla stanza dei bottoni.

«Il tradizionale sistema di governo globale è diventato disfunzionale, carente e frammentato», ha detto nei giorni scorsi Chen Xiaodong, ambasciatore cinese a Pretoria, in un briefing, aggiungendo che i Brics stanno «diventando sempre più una forza affidabile nella difesa della giustizia internazionale». E che il credito dell’unione che tenne il suo primo vertice nel 2009 stia crescendo lo testimonia il fatto che almeno 40 paesi hanno espresso interesse ad aderire e 23 di questi hanno formalmente presentato domanda ufficiale per diventarne membri.

Il Sudafrica ha puntato a organizzare un evento di peso globale, in questa prospettiva: «Sono stati invitati più di 60 Paesi discussioni al vertice, questi sono sia paesi africani, sia paesi che hanno fatto domanda per per entrar a far parte dei Brics», ha detto una fonte di Pretoria. «Sono in programma sostanziali discussioni sul dialogo con gli stati del Sud del mondo». E il tema dell’allargamento dell’organizzazione sarà in primo piano, ha aggiunto. Per la prima volta, a ulteriore testimonianza dell’interesse per i Brics, ci sarà anche Cuba, nella persona del presidente Miguel Diaz-Canel.

Il Sud del mondo è dunque una vasta platea di alleati politici, ma anche un enorme mercato che in particolare Pechino – alle prese con una pericolosa crisi economica – vuole portare saldamente dalla sua parte. E l’Africa, area centrale del Sud Globale, fa gola anche all’India: parlando alla vigilia del vertice a un forum economico in Sudafrica, presenti imprenditori africani e sudamericani, Dammu Ravi, direttore per i rapporti economici presso il ministero degli Esteri di New Delhi ha spiegato che «qualsiasi nazione che voglia sopravvivere nel 21esimo secolo ha bisogno di avere l’Africa al suo fianco». L’India fa già molto in Africa ma – ha osservato – «dobbiamo capire come fare molti più progetti usando concetti di finanziamento innovativi». E ha quindi menzionato la fornitura di medicinali generici e vaccini prodotti in India nei Paesi africani, l’assistenza alla sicurezza alimentare e gli interventi per migliorare l’agricoltura.

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