Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha definito “storica” la missione africana di mediazione della pace in Ucraina, al ritorno dai colloqui di Kiev e San Pietroburgo che non hanno prodotto risultati immediati.
Ramaphosa che ha detto che è stata “la prima volta che i leader africani si sono imbarcati in una missione di pace oltre le coste del continente”, sabato ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e poi è volato a San Pietroburgo per colloqui con Vladimir Putin domenica.
In una newsletter settimanale pubblicata lunedì, Ramaphosa ha affermato che “uno dei risultati chiave” della missione “è stata l’accoglienza positiva” ricevuta da entrambe le parti, “che abbiamo trovato incoraggiante e che fornisce motivo di ottimismo sul fatto che le proposte saranno preso in considerazione”.
Ha aggiunto che sia Zelensky che Putin hanno accettato ulteriori impegni. La missione ha presentato una proposta in dieci punti, che include la riduzione dell’escalation, il riconoscimento della sovranità dei paesi, esportazioni di grano senza ostacoli attraverso il Mar Nero e il rimpatrio di prigionieri di guerra e bambini nei loro paesi di origine.
Il Cremlino ha affermato che la proposta è “molto difficile da attuare” e Zelenskyj ha escluso colloqui con Mosca mentre le truppe russe occupavano i territori ucraini.
