Inverno demografico, crollo delle nascite in Francia. Secondo uno studio dell’Insee, l’Istituto Nazionale di Statistica di Parigi, Oltralpe «la natalità è nuovamente calata del 7% nel primo semestre» 2023. In pratica, nei primi sei mesi dell’anno, sono nati 314.000 bambini, un dato di poco superiore al numero di persone morte: 313.000.
Secondo Laurent Toulemon, direttore di ricerca dell’Istituto Nazionale di Studi Demografici (Ined), la situazione si spiega, in particolare, attraverso la fragile situazione economica legata alla disoccupazione giovanile e alla diffusione del lavoro precario.
«Il calo della fecondità dei giovani è stato del tutto concomitante con la precarizzazione del mercato del lavoro», spiega l’esperto, aggiungendo che l’avvenire incerto preoccupa potenziali futuri genitori anche in Francia, un Paese la cui natalità è tradizionalmente forte rispetto a quella di altri grandi partner europei.
«Il Covid ha molto spinto le coppie a rinviare i loro progetti famigliari. Ma dopo la crisi sanitaria, la guerra in Ucraina e la minaccia nucleare hanno anche contribuito a spaventare i francesi», spiega da parte sua Didier Breton, ricercatore all’Ined, citato da Les Echos. Il giornale economico di Parigi, che oggi dedica ampio spazio all’argomento, scrive che «il tasso di fecondità potrebbe crollare al livello più basso dalla Seconda Guerra Mondiale».
In Francia, il mese di febbraio 2021 è stato il più basso in termini di nascite dal 1946 con solo 49.206 nuovi nati. A febbraio 2023 si contano invece 49.700 bébé e ad aprile 50.500.
