Nella speranza che la guerra in Ucraina finisca, giusto aggrapparsi anche a segnali di pace che appaiono flebili. La notizia: il gruppo bancario austriaco Raiffeisen Bank International (RBI) sta rinviando il proprio ritiro dalla Russia, sperando che la guerra in Ucraina finisca presto. Lo riferisce Reuters, citando sue fonti.
Secondo gli interlocutori dell’agenzia, il desiderio della RBI di non lasciare la Russia è sostenuto anche dalle autorità austriache, che sono diventate più attive nella protezione del gruppo bancario in Europa e negli Stati Uniti. Diversi funzionari austriaci hanno detto a Reuters che, sebbene Vienna sostenga l’Ucraina, le autorità austriache non vogliono ancora tagliare completamente i legami con la Russia, credono che le relazioni con la Russia possano essere ripristinate dopo la fine della guerra.
In precedenza si era saputo che RBI prevedeva di ritirare la sua attività russa, Raiffeisenbank, entro l’autunno del 2023. Reuters riferisce che il gruppo non ha ancora delineato i suoi piani alla banca centrale europea, rendendo improbabile il ritiro della RBI dalla Russia nei prossimi mesi.
Dopo l’inizio dell’invasione totale dell’Ucraina da parte della Russia e le sanzioni che ne sono seguite, Raiffeisenbank è diventata una delle principali banche occidentali nella Federazione Russa, rappresentando circa un quarto di tutti i trasferimenti in euro al Paese. La Banca rimane uno dei pochi istituti di credito in Russia che effettuano trasferimenti tramite il sistema Swift. A marzo, Reuters aveva riferito che la Banca centrale europea stava cercando Raiffeisen Bank International per ritirarsi dal mercato russo. In precedenza, la divisione del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti responsabile dell’attuazione delle sanzioni ha avviato un’indagine sul gruppo bancario austriaco per i suoi affari russi.
