Ucraina, Kuleba: "Finita la guerra ci ricorderemo di chi non ci ha aiutati"
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Ucraina, Kuleba: "Finita la guerra ci ricorderemo di chi non ci ha aiutati"

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha detto che i Paesi che non hanno sostenuto l'Ucraina, che l'hanno `maltrattata´ saranno chiamati a risponderne dopo la fine della guerra, «pagheranno un prezzo in futuro».

Ucraina, Kuleba: "Finita la guerra ci ricorderemo di chi non ci ha aiutati"
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17 Marzo 2023 - 11.24


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Guerra in Ucraina  In una intervista alla Bbc, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha detto che i Paesi che non hanno sostenuto l’Ucraina, che l’hanno `maltrattata´ saranno chiamati a risponderne dopo la fine della guerra, «pagheranno un prezzo in futuro».

«La guerra è un momento in cui bisogna fare una scelta. E ogni scelta è stata registrata. L’Ucraina potrebbe dipendere dagli aiuti e dal sostegno militare dell’Occidente nel medio-lungo termine e quindi la sua disapprovazione diplomatica potrebbe non preoccupare alcuni Paesi. Ma in tempo di pace, le enormi esportazioni di cereali dell’Ucraina le conferiscono una notevole influenza economica, in particolare in alcune parti del mondo in via di sviluppo», ha affermato Kuleba.

«Se qualcuno nel mondo pensa che il modo in cui questo o quel Paese si è comportato – o ha trattato l’Ucraina nel momento più buio della sua storia – non sarà preso in considerazione nella costruzione di relazioni future, queste persone non sanno come funziona la diplomazia», ha detto.

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Sulle consegne di armi da parte dei Paesi occidentali, il ministro degli Esteri ha dichiarato che Kiev vorrebbe che i partner agissero «più velocemente. E se una consegna viene rimandata di un giorno, significa che qualcuno morirà in prima linea. Significa che qualcuno che avrebbe potuto essere ancora vivo morirà. Kuleba ha aggiunto che in nessun luogo la richiesta di munizioni è stata maggiore che nella città orientale di Bakhmut, dove le forze ucraine resistono da più di sette mesi ai ripetuti tentativi russi di conquistare la città

Questo, ha detto Kuleba, è stato «emotivamente molto impegnativo» a causa delle perdite subite: «Ma se Bakhmut fosse caduta, altre città sarebbero state le prossime: quindi, per salvare le vite lì dobbiamo combattere a Bakhmut finché possiamo fisicamente». 

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