Bakhmut, battaglia feroce: i cadaveri dei civili nelle strade
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Bakhmut, battaglia feroce: i cadaveri dei civili nelle strade

A Bakhmut i cadaveri dei civili giacciono per le strade della città, le forze ucraine non riescono a recuperarli a causa dell'intensità degli scontri

Bakhmut, battaglia feroce: i cadaveri dei civili nelle strade
Guerra nel Donbass
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12 Marzo 2023 - 22.26


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Guerra in Ucraina, non c’è fine: il`tritacarne´ di Bakhmut continua a mietere vittime mentre infuria la battaglia per la conquista dell’insediamento simbolo dello scontro tra Russia e Ucraina nel Donetsk.

I cadaveri dei civili giacciono per le strade della città, le forze ucraine non riescono a recuperarli a causa dell’intensità degli scontri che hanno disegnato un paesaggio di totale devastazione, continue raffiche di artiglieria e «bombardamenti caotici», ha descritto Khalid Makiazho, parte di un battaglione ceceno a sostegno di Kiev.

Ma per il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, cedere non è un’opzione, la difesa continuerà. In caso contrario, la Russia «continuerebbe la sua offensiva contro Chasiv Yar, quindi ogni città dietro Bakhmut potrebbe subire la stessa sorte», ha spiegato, paragonando la difesa della città a quella di una casa contro un intruso che cerca di ucciderne gli abitanti e di sottrarre loro tutto ciò che possiedono.

Così, nella battaglia sale la conta dei morti tra i soldati russi e ucraini: in sole 24 ore ne sono caduti a centinaia, secondo entrambi gli schieramenti, con Kiev che respinge gli attacchi mentre il fiume Bakhmutka, che taglia in due la città, ora segna la nuova linea del fronte. Intanto, continuano i bombardamenti che colpiscono i civili in tutto il Paese. Secondo i filorussi, un attacco ucraino a una fermata dell’autobus a Perevalsk, nella regione di Lugansk, ha ucciso tre persone, tra cui un ragazzo di 17 anni, mentre le forze ucraine accusano i russi di avere compiuto 48 attacchi contro civili nelle ultime 24 ore, uccidendo due persone e ferendone altre quattro nel Donetsk.

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Con la guerra che infuria, le munizioni restano il «problema numero uno» di Kiev, secondo il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, che in un’intervista al tedesco Bild am Sonntag ha sollecitato i produttori tedeschi ad accelerare le consegne delle forniture militari necessarie alla difesa del Paese, mentre l’Ucraina si prepara a una controffensiva a est per liberare i territori invasi dalla Russia.

Secondo il ministro, alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco di febbraio i produttori di armi tedeschi lo avevano rassicurato che le consegne di munizioni erano pronte, in attesa della firma dei contratti da parte del governo. Discorso diverso riguarda i caccia, tanto desiderati da Kiev per dare un’ulteriore svolta al conflitto. Per Kuleba, l’Occidente e in particolare la Germania dovrebbero iniziare ad addestrare gli ucraini a pilotare moderni aerei da combattimento. Ma la consegna dei jet occidentali non è imminente.

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