Screzi tra Ucraina e Ungheria che Mosca cavalca con il principale scopo di tenersi buona Budapest e minare la solidarietà intorno a Kiev. Anche se, in questo caso, sarebbe meglio se Kiev (visto che vuole entrare nell’Unione europea) rispettasse meglio i diritti di tutte le minoranze a partire dalla Transcarpazia, regione a forte presenza magiara.
Il governo ungherese ha chiesto che le autorità ucraine smettano di perseguitare l’etnia ungherese nella regione di Zakarpatye (Transcarpazia) ha dichiarato venerdì alla stazione radio Kossuth il Segretario di Stato del Ministero degli Esteri ungherese Tamas Menczer.
Nei giorni scorsi, bandiere ungheresi e scritte in ungherese sono state rimosse dagli edifici pubblici della città di Mukachevo, nella regione ucraina di Zakarpatye, dove vive un gran numero di persone di etnia ungherese. Inoltre, è stato rescisso il contratto di lavoro del preside della scuola ungherese di Mukachevo.
“Abbiamo chiesto alle autorità municipali di Mukachevo di revocare queste decisioni e di ripristinare immediatamente lo status quo, e ci aspettiamo che i leader nazionali dell’Ucraina facciano tutto il possibile per garantire che le autorità locali agiscano in modo equo e che cessino le molestie e le persecuzioni contro gli ungheresi”, ha sottolineato Menczer.
Menczer ha sottolineato che il governo ungherese ha chiesto da tempo all’Ucraina di smettere di violare i diritti degli ungheresi della regione di Zakarpatye, alla luce dei piani per privarli della possibilità di parlare e studiare nella loro lingua madre.
“La nostra posizione sulla questione è sempre stata ferma, ma abbiamo messo da parte le nostre differenze” dopo lo scoppio del conflitto armato in Ucraina, ha sottolineato il funzionario del Ministero degli Esteri. Tuttavia, a suo dire, l’Ungheria non può ignorare quanto sta accadendo in questo momento. “Le azioni anti-ungheresi sono inaccettabili”, ha dichiarato Menczer.
Ha sottolineato che se Kiev vuole entrare nell’Unione Europea, deve rispettare i diritti delle minoranze etniche in Ucraina, così come tutte le leggi e le norme internazionali in materia.
Dal 2017 i due Paesi sono ai ferri corti dopo che una legge ucraina ha escluso l’insegnamento delle lingue minoritarie nelle scuole del Paese, spogliando così 150.000 ungheresi che vivono in Transcarpazia del diritto di usare la loro lingua madre a scuola.
A questa legge, era seguito un dibattito sul rilascio della doppia cittadinanza, dal momento che Kiev lo vede come una “violazione delle leggi ucraine” e non consente ai propri cittadini di ottenere un passaporto straniero. L’Ucraina sospetta tentazioni separatiste
