Telefonata tra Biden e Macron che sancisce la pace dopo il patto Aukus. Ma Johnson...
Top

Telefonata tra Biden e Macron che sancisce la pace dopo il patto Aukus. Ma Johnson...

Macron ha permesso all'Ambasciatore francese di tornare negli Usa. Il premier britannico: "Penso solo che sia il momento per alcuni dei nostri amici di darsi una calmata e di prendersi una pausa"

Macron e Biden
Macron e Biden
Preroll

globalist Modifica articolo

23 Settembre 2021 - 08.19


ATF

Dopo alcune settimane di tensione, Emmanuel Macron e Joe Biden sembrano aver appianato i contrasti. Tutto era nato dopo l’annuncio del patto di difesa “Aukus”, che è costato a Parigi un importante contratto con l’Australia per la costruzione di sottomarini.

Decisiva una telefonata tra i due presidenti, per rimettere in piedi le buone relazioni, tanto Macron ha permesso all’Ambasciatore francese di tornare negli Stati Uniti.

Una foto di un sorridente Joe Biden – al telefono con Macron – è stata diffusa dalla Casa Bianca per dimostrare che la furia francese si è placata.

Washington e Parigi hanno anche rilasciato una dichiarazione congiunta.

La dichiarazione di Jen Psaki, portavoce della Casa Bianca: “Il presidente Biden, durante la telefonata, ha riconosciuto che ci sarebbe potuta essere più discussione tra gli alleati prima dell’annuncio e questo è stato un messaggio importante da trasmettere al presidente Macron durante la conversazione”.

Johnson: “Qualche amico dovrebbe darsi una calmata” – Ma non proprio tutti sono stati solidali con l’indignazione francese per il patto “Aukus”, una triplice alleanza tra Stati Uniti Australia e Regno Unito.

Leggi anche:  Il clan Kennedy appoggia ufficialmente la corsa bis di Joe Biden per la Casa Bianca

Ad esempio, Boris Johnson.

“Penso solo che sia il momento per alcuni dei nostri amici di darsi una calmata e di prendersi una pausa”, dichiara il premier britannico, riferendosi a Macron.
“Perché questo accordo è un grande passo avanti per la sicurezza globale”.

L’alleanza “Aukus” prevede la condivisione della tecnologia dei sottomarini nucleari con l’Australia per rafforzare le difese nell’Indo-Pacifico contro la silenziosa avanzata cinese.
A farne le spese, la Francia: non solo per i sottomarini svaniti nel nulla, ma soprattutto per la mancanza di fiducia degli alleati.

 

Native

Articoli correlati