Bolsonaro peggio di Trump: denuncia un complotto per le elezioni del 2022
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Bolsonaro peggio di Trump: denuncia un complotto per le elezioni del 2022

Il fascista presidente ha ribadito il rischio di brogli alle elezioni svolte con il voto elettronico

Jair Bolsonaro, Presidente del Brasile
Jair Bolsonaro, Presidente del Brasile
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30 Luglio 2021 - 15.14


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Atteggiamenti che si sono visti già in passato e da tutt’altra parte del mondo: durante una trasmissione in diretta sui social, il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, ha ribadito il rischio di brogli alle elezioni svolte con il voto elettronico, pur riconoscendo di non avere prove ma solo “forti indizi” al riguardo.
Le affermazioni del capo dello Stato sono state corrette in tempo reale dal Tribunale superiore elettorale (Tse), che ha rilevato 17 informazioni errate nelle dichiarazioni di Bolsonaro.
Il presidente della Repubblica, che da tempo si batte per il ritorno al voto cartaceo, aveva promesso di presentare prove “esplosive” di presunte frodi avvenute alle elezioni presidenziali del 2018 (in cui e’ stato eletto al ballottaggio) e del 2014 (in cui Dilma Rousseff ottenne un secondo mandato).
“Non ho prove, non c’e’ modo di dimostrare che le elezioni siano state fraudolente, ma quello che abbiamo sono indizi forti. I reati si rivelano con vari indizi”, ha detto Bolsonaro la notte scorsa in un discorso durato circa due ore.
“Non capisco perche’ non si voglia il voto verificabile (con la ricevuta cartacea: di cosa hanno paura?”, si e’ chiesto il leader di estrema destra, secondo il quale sarebbe in corso un piano per adulterare il risultato delle elezioni di ottobre 2022, in cui correrà per un secondo mandato probabilmente contro l’ex presidente-operaio Luiz Inacio Lula da Silva (2003-2010).
Per Bolsonaro, tale presunta cospirazione avrebbe l’avallo del presidente del Tse, il giudice Roberto Barroso, e di altri magistrati, e sarebbe iniziata a marzo, quando la Corte suprema ha annullato le sentenze di condanna di Lula aprendo la strada alla sua candidatura.
“Dal 1996 non e’ mai stato documentato un episodio di frode nelle urne elettroniche, si tratta di un discorso di chi non accetta la democrazia”, ;;ha replicato Barroso.

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