Gli ex soldati britannici Lgbt licenziati potranno riavere le medaglie: "Rimedio a un torto"
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Gli ex soldati britannici Lgbt licenziati potranno riavere le medaglie: "Rimedio a un torto"

L'anuncio del ministero della Difesa di Londra: fino al 2000, le persone lesbiche, gay, bisessuali o transgender non erano autorizzate a prestare servizio nell'esercito britannico

Militari britannici celebrano la legge che nel 2000 ha eliminato le discriminazioni sessuali nelle forze armate
Militari britannici celebrano la legge che nel 2000 ha eliminato le discriminazioni sessuali nelle forze armate
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16 Febbraio 2021 - 17.53


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Una piccola riparazione dopo tanti anni di discriminazioni: gli ex militari che sono stati licenziati dall’esercito britannico a causa del loro orientamento sessuale o per l’identità di genere potranno ora recuperare le loro medaglie perdute: l’ha annunciato il ministero della Difesa di Londra.
Fino al 2000, anno in cui è sopraggiunto un cambiamento alla legge di riferimento, le persone lesbiche, gay, bisessuali o transgender non erano autorizzate a prestare servizio nell’esercito britannico. Alcune di loro sono state licenziate (da 200 a 250 all’anno secondo il Guardian) ed hanno perso le loro medaglie al momento del congedo.
A sul suo sito internet, il ministero della Difesa ha ora confermato il suo impegno a “porre rimedio a questo storico torto”, mettendo in atto “una politica che consenta a queste persone di chiedere la restituzione delle loro medaglie”. I soldati interessati o i parenti stretti – in caso di morte – potranno così richiedere l’esame del loro caso da parte del Consiglio di Difesa e saranno decorati con una nuova medaglia se la loro pratica sarà approvata.
In un tweet, il primo ministro Boris Johnson ha accolto con favore questo cambiamento che consentirà al Regno Unito di “affrontare un torto storico” e riparare questa “grandissima ingiustizia”. L’annuncio è stato salutato con soddisfazione anche dall’associazione di veterani “Fighting with Pride”, che ha accolto favorevolmente il “ritorno dei veterani LGBT nella famiglia militare”, “dove saranno riconosciuti i loro servizi”.
Tuttavia, l’associazione ha chiesto un’indagine più approfondita sulle “conseguenze a lungo termine” del loro licenziamento su “salute, alloggi e occupazione” dei soldati LGBT, “molti dei quali oggi vivono ancora in povertà”.
L’annuncio del ministero della Difesa britannico giunge dopo la battaglia legale ingaggiata dell’ex veterano della guerra delle Falkland, Joe Ousalice, che l’anno scorso è riuscito a ottenere la restituzione della sua medaglia, revocata quando è stato costretto a lasciare la Royal Navy a causa del suo orientamento sessuale.

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