Ha accusato Donald Trump di averla pesantemente molestata nel 2006, quando lei aveva 22 anni e lavorava alla Trump Tower, a New York. Ora ha annunciato che si presenta alla Camera dei rappresentanti dell’Ohio per le elezioni di medio termine del prossimo autunno. L’annuncio è finito con evidenza sulla prima pagina del Washington Post, con una domanda sotto una grande fotografia di Rachel Crooks, ”Qualcuno ascolta?”.
La donna, dodici anni fa, lavorava come receptionist alla Trump Tower ed ha raccontato che il presidente la baciò sulla bocca, senza il suo consenso.
Accuse che ha ripetuto negli ultimi due anni, provocando la rabbiosa replica di Trump, che ha anche pesantemente etichettato il quotidiano della capitale: “Una donna che non conosco e – per quanto posso ricordare – non ho mai incontrato, ha detto sulla prima pagina del Fake News Washington Post che l’ho baciata (per due minuti) nella hall di la Trump Tower dodici anni fa. Non è mai successo! Chi lo farebbe in un luogo pubblico con telecamere di sicurezza. Un’altra falsa accusa “, ha aggiunto.
“Perché il Washington Post non scrive di donne che accettano soldi per inventare storie su di me? Una di loro ha rimborsato il mutuo ipotecario”, ha scritto di nuovo.
Alla fine dello scorso anno, Rachel Crooks, insieme ad altre due donne, aveva raccontato in televisione le molestie che, a suo dire, aveva subito da Trump. “Sono rimasta scioccata, annientata”, ha detto, spiegando che si sentiva anche “un po’ minacciata”. Ora, ha spiegato al Washington Post, vuole concorrere per le elezioni di medio termine in Ohio ”per fare sentire la sua voce”.
Non è da escludere che le risposte riservate da Trump alla notizia potrebbero riaccendere i riflettori suo comportamento nei confronti delle donne.
In molte occasioni, Donald Trump ha denunciato le “storie inventate” di coloro che lo accusano di comportamenti sessuali inappropriati. Il Washington Post ricorda che diciannove donne lo hanno accusato di averle molestate.
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