Puigdemont da Bruxelles: non chiedo asilo ma lavoro per l'indipendenza
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Puigdemont da Bruxelles: non chiedo asilo ma lavoro per l'indipendenza

Il deposto presidente catalano in una conferenza stampa: vogliamo costruire la nostra repubblica senza violenza

Puigdemont parla da Bruxelles
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31 Ottobre 2017 - 12.40


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Se mi fosse garantito un processo giusto, allora tornerei subito in Catalogna per continuare a lavorare”. Lo ha detto da Bruxelles il leader catalano Carles Puigdemont nel corso di una conferenza stampa affollatissima. Che ha aggiunto: “Non sono in Belgio per chiedere asilo politico. Sono qui per lavorare in libertà e sicurezza”. E ha denunciato la politicizzazione della giustizia spagnola.
Puigdemont ha detto di considerarzi ancora presidente e di continuare a lavorare nonostante le limitazioni che ci sono dopo il “commissariamento” da parte di Madrid.
Noi pronti al dialogo
“Siamo sempre stati pronti al dialogo” e il governo catalano ha avuto come “priorità quella di evitare qualunque tipo di violenza perché la pace e il dialogo sono sempre stati la priorità”, ha dichiarato in apertura della conferenza stampa a Bruxelles il leader del governo catalano Carles Puigdemont.
“Tutte le decisioni che ha adottato il governo sono coerenti con questa linea. Il nosto governo si è sempre impegnato al raggiungimento di questi obiettivi. Non si può costruire la repubblica di tutti partendo dalla violenza – ha aggiunto – se lo stato spagnolo vuole portare avanti il suo progetto con la violenza sarà una decisione sua. La Repubblica catalana sarà uno stato diverso, non siamo arrivati fino a qui comportandoci come Madrid.
Non demolire le istituzioni catalane
Noi continuiamo a lavorare perché i partiti politici non demoliscano le istituzioni catalane, lavoriamo per impedire l’applicazione dell’articolo 155, e per mantenere vivo il governo legittimo di Catalgona”.

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La registrazione integrale della conferenza stampa

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